È andato in scena l’evento promosso da #FORUMAutoMotive, il movimento di opinione che si batte per una mobilità libera da pregiudizi e ideologie. Al centro dell'evento la seconda Automotive Eurotribuna politica che ha messo a confronto gli europarlamentari dei due schieramenti con i rappresentanti della filiera della mobilità.

Il promotore di #FORUMAutoMotive, il giornalista Pierluigi Bonora, ha introdotto i lavori sottolineando la necessità di un dibattito non ideologico, ma che guardi a un obiettivo concreto comune, quello di poter assicurare una accelerazione verso la decarbonizzazione e un ambiente più pulito: "E' ora di finirla con gli scontri verbali tra chi sostiene una mobilità unicamente elettrica dal 2035, come previsto dal piano Ue "Fit for 55", e che sostiene una mobilità che preveda l'utilizzo dei motori endotermici nelle sue declinazioni. Le parti politiche devono guardare al raggiungimento dell'obiettivo unitario di una sempre maggiore eco-sostenibilità, proponendo le migliori soluzioni green, sarà poi il mercato, secondo le varie esigenze, a scegliere il tipo di alimentazione. La parola d'ordine è pragmatismo e non imposizione. Ne è scaturito un dibattito vivace dove non sono mancate le auspicate convergenze. Permangono, comunque, le divisioni anche perché chi è consapevole di aver imboccato una strada rischiosa e ci ha scommesso, è difficile che faccia retromarcia. Significherebbe l'ammissione di aver sposato una strategia sbagliata".

Ario Duse, Country Leader Italia ed EMEA Co-Leader del Team Automotive & Industrial di AlixPartners, ha presentato un'analisi sull'industria automobilistica, prevedendo una crescita modesta nel 2024. Ha evidenziato che le nuove piattaforme si concentrano sui veicoli elettrici a batteria (BEV), ma i costruttori stanno monitorando attentamente la domanda e le normative. Tuttavia, i volumi di produzione per le piattaforme BEV rimarranno al di sotto di quelli dei veicoli a combustione interna (ICE), limitando le economie di scala e la riduzione dei costi. Ha sottolineato che la sostenibilità economica dei veicoli elettrici resta una sfida irrisolta.

Il dibattito è stato avviato da due diverse visioni sulle soluzioni per ridurre l'impronta di carbonio della mobilità, con interventi da Gianni Murano, Presidente di UNEM, e Francesco Naso, Segretario Generale di Motus-E. Murano ha evidenziato l'importanza di utilizzare tutte le tecnologie disponibili per ridurre le emissioni di carbonio e ha suggerito politiche che premiano la riduzione di CO2 a costi inferiori rispetto agli incentivi per le auto elettriche. Naso ha proposto l'utilizzo della leva fiscale per promuovere le auto elettriche aziendali e a noleggio anziché incentivi diretti.

Successivamente, è stato affrontato il tema della transizione verso veicoli esclusivamente elettrici dal 2035, con interventi da parte di politici e rappresentanti dell'industria. Sono emerse preoccupazioni riguardo alla tensione geopolitica, alla disponibilità di materie prime, all'autonomia strategica dell'Unione europea e al dumping dei produttori cinesi. Alcuni politici hanno proposto di includere i biocarburanti nella legislazione europea per sostenere l'industria locale.

Le opinioni sulla transizione ecologica e sul ruolo delle auto elettriche sono state contrastanti. Alcuni hanno sottolineato l'importanza di considerare tutte le soluzioni, comprese fonti energetiche alternative come geotermia ed eolico, mentre altri hanno criticato gli incentivi attuali e hanno suggerito un approccio più pragmatico che includa anche tecnologie come il metano e l'idrogeno.

Infine, i rappresentanti dell'industria automobilistica hanno discusso dei modi per incentivare il rinnovamento del parco auto, ridurre l'obsolescenza e migliorare la sicurezza stradale. Sono state sollevate anche questioni riguardanti la stabilità normativa, l'accesso ai biocarburanti e il supporto alla transizione verso tecnologie meno inquinanti.