
Il ct della nazionale italiana Cesare Prandelli non è l’unico ad aver introdotto un codice etico nel suo gruppo di lavoro. Anche al Comune di Milano stanno lavorando da tempo al nuovo “Codice etico dello Sport” e una bozza sarebbe già sul tavolo del sindaco Giuliano Pisapia.

Il testo di questo codice di regolamentazione esclude dalla gestione degli impianti del Comune di Milano associazioni e società sportive dirette o controllate da soggetti con condanne definitive superiori ai due anni o che siano stati interdetti dai pubblici uffici.
Il presidente del Milan Silvio Berlusconi, come sappiamo, è stato condannato per evasione fiscale a quattro anni di prigione (tre dei quali sono stati ‘scontati’ grazie all’indulto del 2006) oltre che a due anni di interdizione dai pubblici uffici come pena accessoria.
Si pone ora il problema: la condanna di Berlusconi fa rientrare il Milan nella casistica prevista dal codice etico che è sì ancora in fase di studio (dovrebbe essere presentato in commissione il 13 febbraio prossimo), ma che metterà il sindaco Pisapia difronte alla necessità, come spiega lo stesso sito web del gruppo Mediaset, cioè Sportmediaset.it, di esprimersi sul caso Berlusconi-Milan-Stadio Meazza e prendere una decisione su come gestirlo.