
Trentasei gol in sessantotto presenze, una media degna dei migliori, Rodrigo Palacio è arrivato nell’estate del 2012 all’Inter e ha impiegato poco tempo a diventare un punto di riferimento per la squadra e un campione amatissimo dai tifosi.

Fa parte di quei giocatori geniali ma anche costanti, infaticabili, generosi coi compagni ma capaci di assoli fantastici. Rodrigo Palacio, trentadue anni appena compiuti, ha firmato oggi il rinnovo di contratto che lo lega all’Inter fino al 30 giugno 2016.
L’attaccante dell’Inter Rodrigo Palacio ha parlato anche ai microfoni di Sky Sport24 HD, subito dopo aver prolungato il contratto con la società nerazzurra.
Sei il primo a rinnovare il contratto nell’era Thohir
Sono molto contento, felicissimo di questo rinnovo per un altro anno. Darò il massimo per questa maglia, che è molto importante.
Sei pronto a diventare una bandiera di questa Inter?
No, non lo so se una bandiera, ci sono tanti giocatori più importanti di me. Io faccio sempre lo stesso, dò il massimo in ogni partita e devo continuare così, lavorando e dando il meglio per l’Inter.
Se Milito dovesse lasciare l’Inter, ti piacerebbe chiedere la maglia numero 22, per quello che rappresenta e ha rappresentato per questa squadra?
No, no, la maglia 22 è di Diego. Diego ha fatto tanto per l’Inter, è un calciatore molto importante per questa società, speriamo rimanga un anno in più con noi, così e meglio, perché è un giocatore molto forte.
Visti i tanti compagni che andranno in scadenza, non c’è il rischio di sentirti un po’ solo l’anno prossimo?
No, ancora manca un po’ prima che finisca l’anno e, sicuramente, ne parleranno e rinnoveranno.
Ti vedi all’Inter fino alla fine della carriera o ti piacerebbe chiudere in Argentina?
Non lo so, me lo chiedono tanto e ho sempre detto che voglio tornare in Argentina, ma adesso ho ancora tanta voglia di giocare tanti anni qua in Italia e dopo si vedrà, non lo so.
Non ti resta che festeggiare domani con un gol a Verona
Si, si, con una vittoria, che è la cosa più importante. Speriamo di fare una grande gara, vincere e se si può segnare, tanto meglio.
Quanto conta la partita contro il Verona, visti i passi avanti fatti ultimamente?
È una partita importante, perché loro stanno dietro di noi e, allora, dobbiamo vincere, così andiamo più in alto.