
L’amore ritrovato. Inseguito, distrutto, ripensato, plasmato e, infine, raggiunto. E simbolicamente l’incontro con scambio di abbracci avvenuto nel pre-partita di Fiorentina-Milan tra il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, e Andrea Della Valle, presidente onorario del club gigliato, simboleggia la fine di una lunga guerra mai combattuto e spesso ripugnata. Un incontro avvenuto all’esterno dello spogliatoio viola, ennesima dimostrazione della stima reciproca che c’è tra la famiglia Della Valle e l’attuale tecnico rossonero.
Fiorentina-Milan, l’amore per Montella
E così sembrano estremamente lontane le polemiche emerse nei giorni scorsi. Quando all’uscita dal Cda tecnico della Fiorentina, uno dei consiglieri Paolo Panerai disse, riguardo a Montella: “Aveva tante idee anche quando era qui e poco rispetto per la società”. Ora, però, l’amore della Firenze gigliata è stato totale.
E pensare che, soltanto l’8 giugno del 2015, la Fiorentina esonerava il tecnico gigliato con un comunicato ufficiale dove annunciava il venire “meno del rapporto fiduciario necessario per la prosecuzione di qualunque rapporto… ci saremmo aspettati dall’allenatore un comportamento più chiaro, più rispettoso e meno ambiguo nei confronti di una maglia, dei suoi tifosi e di una società che tanto gli hanno dato”.
Montolivo, Firenze non dimentica
Chi ha avuto sicuramente meno fortuna nel suo ritorno a Firenze è stato il capitano del Milan, Riccardo Montolivo. Uno che alla Fiorentina ha trascorso sette anni, gli ultimi anche da capitano, con 259 presenze totali. I tifosi della viola, però, non hanno dimenticato l’addio del loro ex capitano. Che lasciò il club lusingato dalla corte e dal ricco contratto del Milan. Non rinnovando quello con la Fiorentina e, di fatto, scappando dalla città.
Nel corso del pre-partita di Fiorentina-Milan, il capitano rossonero è stato surclassato, al momento del suo rientro negli spogliatoi al termine del riscaldamento pregara ma anche durante la sfida stessa, dalla voce della Curva Fiesole, che ha apostrofato il numero 18 con lo slogan “Montolivo, figlio di p…” ripetuto più volte. Da sottolineare, però, il comportamento estremamente professionale di Montolivo. Che non ha sceneggiato nessuna reazione e ha trascinando un Milan giovane e frizzante.
Il Milan giovane di Galliani
E sul Milan giovane e italiano è intervenuto anche Adriano Galliani. Che ricorda: “Dopo nove mesi giochiamo con la stessa formazione – ricorda – piena di italiani, piena di ragazzi e con una difesa che è molto giovane così come in attacco. Fino a qualche anno fa eravamo rimproverati perché eravamo troppo vecchi. Siamo contenti perché siamo riusciti a inserire tanti giovani del nostro settore giovanile”.
3 thoughts on “Fiorentina-Milan: Montella e Montolivo, amore e odio”