
Scoprire i valori del nuoto, avvicinare i bambini a questo sport tramite i consigli del campione olimpico Massimiliano Rosolino. Perché il nuoto è da sempre lo sport più completo e raccomandato soprattutto nella fase di crescita.
Massimiliano Rosolino, campione e papà
Avvicinare un bambino di 4 anni all’acqua potrebbe risultare difficile in un primo momento. Complice la paura e il timore che può suscitare nei bimbi più piccini. Partendo dal presupposto che non esiste un’età precisa per avvicinare i propri figli all’acqua, i più piccoli possono essere introdotti molto presto grazie ai corsi di avvio di acquaticità. Il mio consiglio, dice Massimiliano Rosolino, è quello di far provare almeno un tuffo entro i primi 4 anni di età e di portarli in piscina anche una volta alla settimana. Questo permette di prendere confidenza con l’acqua in da subito, divertirsi e ad avere una continuità molto naturale con questo elemento, senza vederlo come una fonte di pericolo.
Genitore e istruttore
Nella fase di avvicinamento al nuoto dei più piccoli, i ruoli più importanti nell’intraprendere questo viaggio acquatico sono sia quello del genitore che quello dell’istruttore. Il genitore deve però essere soprattutto uno spettatore e non prendere il sopravvento sull’istruttore. Con una persona esterna dal proprio ambito familiare, il bambino infatti si sentirà più libero e più cosciente delle regole da rispettare. Questo non vuol dire che un genitore non debba assumersi le sue responsabilità e i suoi ruoli, anzi deve sostenere al massimo il proprio bambino, gratificarlo per il suo coraggio di tuffarsi, capire i suoi timori e incoraggiarlo a piccoli passi a superarli senza sovrapporsi agli insegnamenti dell’istruttore.
Cosa fare se piange
Può verificarsi che il bambino possa piangere al primo invito a tuffarsi in acqua. Il pianto, infatti, è una emozione normale e come tale deve essere espressa. Senza mai forzare l’ingresso in acqua, il genitore deve trovare le giuste modalità per rendere divertenti e rilassanti le prime esperienze, sia al mare che in piscina. Non si devono mai fare confronti con altri bambini, giudicandoli più svegli e attivi del proprio, ma trovare invece momenti per far giocare in acqua il proprio figlio con i compagni di classe e a volte accompagnarlo in questa attività. Queste esperienze non potranno che giovare anche al suo stato d’animo e contribuire alla creazione di giuste e positive sensazioni in acqua.
L’equipaggiamento
Infine, è sicuramente importante per un genitore scegliere il giusto equipaggiamento per far nuotare bambini e adolescenti in sicurezza e comfort. Esattamente come quando si va a scuola è giusto dare ai propri figli gli strumenti necessari per sentirsi pratici ma anche per divertirsi. E’ giusto scegliere anche poche cose ma di qualità, divertenti e colorate per rendere ancora più dinamici i momenti in acqua. Una strada è quella di scegliere capi e accessori dei loro beniamini, come nella collezione Minions by arena e in quella Paw Patrol by arena. I bambini talmente affezionati ai loro idoli indossano cuffie e costumi anche a casa per mostrare al genitore di avere voglia di andare in piscina e divertirsi con loro indosso. Non è banale, ma, anzi, aiuta molto ad avvicinare i più piccoli all’acqua e per i più grandi a sentirsi alla moda con fantasie e personaggi a loro vicini.