L’Allianz Powervolley Milano tiene alto l’onore della città e si prepara ad ospitare la “bolla” di Challenge Cup. Due giorni, tre partite, tutte ospitate all’interno di quell’Allianz Cloud divenuto fedele amico della squadra di coach Roberto Piazza. Perché va ricordato come il club meneghino sia uno dei pochi di tutta la Superlega italiana a non aver ancora registrato nessun caso di positività al covid.
Martina Di Tomaso, vi spiego come si prepara una “bolla” CEV
Come si prepara una “bolla” CEV? “E’ un lavoro diplomatico, preceduto da un confronto interno alla società”. La voce ferma e decisa è quella di Martina Di Tomaso, direttore operativo ed organizzativo della società milanese. Che, di fatto, ha gestito tutto il processo dall’inizio alla fine. Dall’idea presentata alla CEV sino alla sua effettiva messa in pratica. “Abbiamo sempre messo in primo piano la sicurezza di squadra e giocatori, cercando di evitare di sottoporli alla pericolosità del momento con un viaggio all’estero, ovunque esso fosse stato – le parole di Martina Di Tomaso – e visti gli sforzi profusi dallo staff medico, societario e tecnico per la tutela dei giocatori, ci pareva opportuno che la squadra disputasse le gare di Challenge Cup a Milano. E che noi mettessimo a disposizione questo nostro modo di saper gestire a disposizione della CEV”.
L’esempio della Powervolley Milano al servizio della pallavolo
Perché, al netto della situazione esterna, la virtuosità della società e del suo operato è evidente. “Il primo step è stato l’aver ricevuto l’ok da parte di staff medico, tecnico e dal presidente – ricorda ancora Martina Di Tomaso – questa “bolla” grava tutta sulle spalle della Powervolley e nasce da un lavoro diplomatico importante. Poi io personalmente ho presentato il progetto e discusso alla presenza delle altre squadre e della stessa CEV. Un progetto che è stato scelto per la sicurezza e la pregevolezza, ritenuto idoneo e altamente qualificato”. Un progetto possibile anche a supporti esterni. “Molto importante è stato il supporto di Milanosport, che ha offerto la sua massima disponibilità ad operare. Oltre che alla nostra security e soprattutto alla sanificazione garantita da Work In Progress Bio-Medical Srl, attraverso MicroDefender. Un sistema ideato per la disinfezione e deodorizzazione degli ambienti capace di abbattere il 99,9% degli agenti patogeni presenti nell’aria”.
Numeri di una bolla unica
Una ventina le persone coinvolte per l’organizzazione di questa bolla di Challenge Cup. Un mese di lavoro di cui l’ultima settimana a ritmi ovviamente serrati. Si comincia domani con le due sfide valide per gli ottavi di finale. L’Allianz Powervolley sfiderà gli sloveni del Calcit Volley Kamink alle ore 19. Alle 16, invece, in campo i rumeni della Dinamo Bucuresti e i bulgari del Mark Union Ivkoni Dupnitsa. Entrambe le sfide si giocheranno all’Allianz Cloud. Mercoledì, poi, le vincenti delle due gare si sfideranno nella gara dei quarti di finale che prenderà il via alle ore 18.
Gara secca, non c’è margine di errore
Non c’è margine di errore, si gioca in gara secca. “Dicembre è un mese impegnativo e ricco di partite – ha detto il tecnico dei meneghini Roberto Piazza –; ben vengano queste partite di Challenge Cup che ci possono dare l’opportunità di capire chi siamo. Andiamoci a giocare il tutto per tutto in ogni manifestazione ed in ogni gara: ci aspettano 6 partite in 23 giorni. Poi alla fine del mese di dicembre ci guardiamo negli occhi per capire dove siamo”.