Questo articolo inaugura il mio sodalizio con MilanoSportiva, l’eccellente progetto che ormai da qualche anno vede l’amico Luca Talotta dare voce ai protagonisti dello sport nella nostra città. Trovo doveroso aprirlo con un omaggio a Valentino De Chiara, che ci ha lasciato lo scorso mese. Aveva 82 anni e, come purtroppo capitato a tanti altri, si è spento in una RSA, vittima del Covid-19. Giustamente molti giornali hanno già dato conto del suo enorme contributo allo sport cittadino e nazionale: fu lui a portare in Italia il frisbee e il boomerang, scoperti durante un viaggio negli Stati Uniti. Per il suo contributo alla diffusione di queste discipline, due anni fa la Freestyle Player Association americana lo ha inserito nella sua Hall of Fame di Calumet, nel Michigan.
Valentino De Chiara e le “Storie di periferia”
Ma di questo, come dicevo, hanno già scritto in molti. Io vorrei aggiungere un ricordo personale, perché proprio Valentino fu il primo interlocutore che incontrai quando iniziai ad occuparmi dello sport milanese in chiave politica. Stiamo parlando di un decennio fa. A Palazzo Marino c’era Letizia Moratti, mentre nei vari quartieri Giuliano Pisapia incontrava una ad una le realtà locali, rilevando un forte desiderio di cambiamento. Tra chi gli stava a fianco in quell’impresa che allora appariva improba, c’ero anche io. Dopo essermi occupato di sport dilettantistico prima da praticante (scarso), poi da dirigente e quindi da giornalista, mi sembrò giusto offrire il mio contributo.
L’incontro con Valentino De Chiara
Un ricordo particolarmente piacevole fu proprio l’incontro con Valentino, nel suo “Playing Field” al Parco Teramo, quartiere Barona. Mi regalò una copia di “Storia di periferia”, il libretto autoprodotto nel quale documenta la trasformazione di una fetta di parco abbandonata a se’ stessa in una struttura sportiva molto ruspante, ma altrettanto preziosa. Una storia fatta di entusiasmi e fatiche, di difficoltà nel rapporto con la pubblica amministrazione e di enormi soddisfazioni in quello con i praticanti, di gioie e dolori nelle quali la maggior parte di chi ci legge non farà fatica a rispecchiarsi.
Una storia, dieci anni dopo
E’ per questo che ho voluto raccontare questa storia. Dieci anni dopo, nonostante tanta acqua sia passata sotto i ponti, ho ancora voglia di fare quello che è nelle mie possibilità per dare una mano ai tanti che, come Valentino, dedicano tempo, competenza e passione allo sport nei suoi vari aspetti, non ultimo quello di una socialità che oggi ci è dolorosamente negata dal Covid.
Le tante storie di periferia
Ci sono tante “storie di periferia” che meritano di essere raccontate e sostenute. Soprattutto in questo periodo nel quale praticare sport è diventato difficile – se non impossibile – per via della pandemia. Anche per questo ho accettato l’invito ad entrare nella squadra di Milano Sportiva e, insieme, saremo sempre dalla vostra parte.