
Davyd Andryiesh, studente diciottenne all’ultimo anno del liceo di Scienze Umane Carlo Porta di Monza, si allena con la sua handbike direttamente in pista all’autodromo di Monza. Per i colori del Cus Pro Patria di Milano corre anche 30 chilometri al giorno. Il suo obiettivo sono le Paralimpiadi del 2024 e del 2028. Ne ha parlato al Corriere della Sera.
Dichiarazioni
“Non posso non pensare ad Alex Zanardi. Dopo l’incidente non ho mai smesso di fare il tifo per lui. È guardandolo a Londra che mi sono innamorato di questo sport, è grazie a lui se noi atleti paralimpici ora siamo considerati atleti a tutti gli effetti, con la “a” maiuscola. Ho avuto modo di incontrarlo in due occasioni: la prima volta nel 2017 alla Venice Marathon, la seconda nel 2019 durante le gare internazionali tra Marina di Massa, Brescia e il Vicentino dove ho conquistato il titolo di Campione regionale under 16.Ricordo una frase che mi disse Alex e che mi accompagna sempre: tu non hai bisogno di me, hai già trovato la tua strada”.
La storia di Davyd Andryiesh
A Cernivci, in Ucraina, durante il parto si verificarono complicazioni. Gli provocarono una tetraparesi spastica che lo costringe a muoversi in carrozzina. “A tre anni sono arrivato in Italia con la mia famiglia per avere cure migliori. A cinque anni ho iniziato a fare sport, scopro il nuoto, ma il secondo amore è fulminante: la handbike. Il 2019 è stato il mio anno sportivo migliore ho fatto diverse gare. A settembre a Visano sono diventato Campione regionale H2 senior. Per quest’anno le competizioni sono ancora ferme. Io continuo ad allenarmi in vista di nuove gare in Europa con il sogno di arrivare alle Paralimpiadi del 2024 a Parigi e del 2028 a Los Angeles”.