Ci siamo, tutto è pronto per partire. Accanto al classico torneo (che vedrà sfilare SocialOsa con la maglia Pavoni, Urania, Libertas Cernusco, Settimo Milanese Basket, Olimpia Milano e Basket Varese), il 21° Torneo Pavoni propone tanti eventi collaterali ispirati al sociale e al tema dell’inclusione sociale. Un tema tanto caro a Fratel Brambilla, che del Torneo Pavoni è stato per anni l’anima pulsante, e che oggi è quanto mai attuale dopo i difficili mesi trascorsi a causa della pandemia. Una occasione per ritrovarsi e condividere esperienze nuove, nell'anno della ripartenza. Di seguito, le interviste agli organizzatori.

Torneo Pavoni, una tradizione che si ripete

"Con Fratel Brambilla - spiega Padre Gildo Bandolini dell’Istituto Pavoniano Artigianelli - la pallacanestro era diventata un punto di aggregazione per tutti i ragazzi, altrimenti in giro per le strade del quartiere. Un percorso educativo importante che l’Istituto Pavoniano ha voluto negli anni riprendere. Dapprima con la costruzione della palestra, a suo tempo inaugurata da Carlo Recalcati e Arnaldo Taurisano. Poi proseguita, in anni più recenti, con la riproposizione del Torneo Pavoni. "Per continuare quello che Fratel Brambilla aveva fatto attraverso lo sport".

Istituto Pavoniano e Torneo Pavoni, ancore di salvezza

Tra i tanti ragazzi che hanno calcato il campo all’aperto di Via Giusti, oggi scomparso, lo stesso Carlo Recalcati. Un torneo che il neo Senior Assistant Coach della Nazionale di Gianmarco Pozzecco ha vissuto in prima persona. “Il Torneo Pavoni - racconta Carlo Recalcati - è stata la svolta per la vita di un ragazzo, quale ero allora, che nell’immediato dopoguerra viveva in un quartiere nel quale si cercava di completare la ricostruzione. Fratel Brambilla ha rappresentato una ancora di salvezza, il Centro Pavoniano un punto di ritrovo dove trovare persone che ci hanno indicato la strada giusta per crescere"

Fratel Brambilla, lo sport come inclusione

La straordinarietà del lavoro di Fratel Brambilla - prosegue Carlo Recalcati – è consistita nel fatto di essere andato oltre la sua attività di formatore all’interno dell’Istituto Pavoniano. Non si è accontentato di fare questo, ha voluto includere i ragazzi che vivevano all’esterno dell’Istituto attraverso la pratica sportiva. E ha precorso i tempi

Quartiere Chinatown, territorio predisposto

Certo agevolato da un quartiere, quello di Via Sarpi e dintorni, di per sé già predisposto all’inclusione. “Erano gli anni nei quali a Milano arrivavano le prime famiglie cinesi. Non era insolito condividere spazi e tempi con i loro bambini che però non parlavano una parola di italiano. Da parte nostra cercavamo di farli sentire a loro agio” Integrazione e inclusione, nel rispetto degli insegnamenti di Fratel Brambilla.

Pallacanestro, apertura a disabili mentali e ragazzi down

Insegnamenti - ribadisce Alessandro Airoldi, presidente di SocialOsa Basket - che abbiamo voluto riprendere. Nel corso del torneo, dal lunedì al sabato, abbiamo inserito attività sportive che parlano di inclusione" Tra questi, gli Overlimits. Un progetto di inclusione creato da Coach Marco Calamai. Volto ad avviare alla pratica della pallacanestro ragazzi affetti da disabilità mentale e Sindrome di Down.

Baskin, differenze azzerate

Altra disciplina che apre ai disabili è il baskin, pallacanestro nella quale ragazzi normodotati e disabili giocano nella stessa squadra. Un gioco dinamico ed innovativo, con regole speciali che dalla pallacanestro prendono spunto. Ma ciò che più conta è che tutti i ragazzi sono sullo stesso piano. A proposito di ragazzi, una menzione nel corso del torneo ad Everaldo Marchesi. "Ex giocatore di SocialOsa- precisa Alessandro Airoldi - tragicamente scomparso, la cui vicenda sarà spunto di riflessione per tutti quei ragazzi che cercano nel web una forma di riconoscimento"

L'omaggio ai medici, anche gli oratori milanesi tra i partecipanti

Trai i tanti trofei commemorativi, quello dedicato ad Alberto Pollini. Un medico appassionatissimo di basket - era soprannominato "Dott. Basket"- portato via dal Covid. Convinto che essere squadra valesse in campo come nella vita. "La partita tra Basket Medici Milano e Basket Medici Brescia - sottolinea Cesare Angeretti - è un omaggio ad una categoria che tanto ha dato in un momento così difficile come quello attuale". Geas Basket e Sanga Basket Milano saranno invece protagoniste dell’incontro di basket femminile, gli oratori milanesi del torneo 3x3.

Il sostegno di tanti

"Le tante iniziative realizzate - evidenzia Cesare Angeretti - ci hanno permesso di riportare il torneo alla sua durata originaria di sette giorni" Un programma ricchissimo, frutto dell'impegno e sostegno di tanti soggetti coinvolti. "Un ringraziamento speciale all’Istituto Pavoniano Artigianelli che ha messo a disposizione palestra e spazi annessi. Il loro estro creativo e la perizia tecnica dimostrata hanno consentito di realizzare con la stampante tridimensionale il trofeo che sarà aggiudicato alla squadra vincitrice della 21° edizione del Trofeo Pavoni"

Sponsor e staff, coinvolgimento totale

Tanti altri, i soggetti coinvolti. "Un grazie di cuore anche agli sponsor - rimarca l'ex coach - Senza la loro copertura finanziaria tutto questo non sarebbe stato possibile. E al nostro staff, che da settembre lavora per la buona riuscita del Torneo Pavoni che ci auguriamo torni ad essere un appuntamento fisso delle estati milanesi

Rinfrancati dal ritorno delle persone sulle tribune

A margine della manifestazione, anche una mostra fotografica (grazie al materiale concesso dal collezionista Fabio Lobianco)per ricordare la figura di Vincenzo Baggioli. E una collezione di spille, di proprietà dell'ex Olimpia Paolo Bianchi, evocanti i principali momenti della pallacanestro, non solo italiana. Tutto ciò in una fase che per la pallacanestro potrebbe essere considerato l’anno zero. “La sensazione – conclude Carlo Recalcati - è quella di essere riusciti ad organizzare un evento in un momento di difficoltà non ancora totalmente superata. Rinfrancati dal vedere la partecipazione delle persone e il loro ritorno sulle tribune

L’appuntamento è dal 20 al 26 giugno, all’Istituto Pavoniano Artigianelli in Via Benigno Crespi 30 a Milano. Per il programma consultare "Pavoni Story" su Facebook, per altri approfondimenti seguire il canale You Tube di SocialOsa.