Cinque Mulini, le origini affondano nella leggenda

Narra la leggenda che nel gennaio 1933 un gruppo di amici, guidati da Giovanni Malerba, si mise in testa di organizzare una corsa in mezzo ai campi, sulle rive dell’Olona, dove allora macinavano i mulini. Così nacque la Cinque Mulini, omaggio al territorio e gara entrata di diritto tra le più belle e più importanti corse campestri del mondo.

Una storia mai interrotta, di Alberto Cova e Nadia Dandolo le nostre ultime vittorie

Una storia mai interrotta, nemmeno durante la Seconda Guerra Mondiale e la recente pandemia da Covid19. Dal 1953 gara internazionale, ha visto l’ultimo successo italiano tra gli uomini, nel 1986, con Alberto Cova. Ultima vincitrice tre le donne, nel 1990, Nadia Dandolo.

Mezzofondo italiano in cerca di un rilancio

Un lungo vuoto, il movimento del mezzofondo italiano é in cerca di un rilancio. “In questo momento stiamo trovando atleti come Yeman Crippa e Nadia Batocletti che si esprimono a livello internazionale con una certa frequenza, ma non basta - rileva Alberto Cova - Dopo gli anni 90 si è fatto poco sulla crescita degli atleti del mezzofondo, scarsamente guidati nelle scelte tecniche”

Yeman Crippa, su di lui si riversano le speranze

Yeman Crippa, su di lui si riversano le speranze italiane per un grande risultato nella 91° Cinque Mulini. “Potrebbe essere anche pronto a vincere la gara, ma per vincere gare come questa è determinante l’approccio mentale. Deve controllare e gestire gli avversari per riuscire ad arrivare il più vicino possibile al traguardo e fare pressione ai primi. Solo così può mettere in atto una volata, ma molto dipenderà da quanto spingeranno gli avversari

Capacità di adattamento, indispensabile per vincere

Al Campaccio ci è andato vicino, la Cinque Mulini è però diversa- precisa l'ex campione dei 10000 metri - C’è un dispendio maggiore di energia, soprattutto nell’ultimo giro quando si scatena la bagarre finale. Serve una grande capacità di adattamento, se non sei al meglio delle tue possibilità dossi, pezzi di fango e curve particolari possono metterti in difficoltà” Senza dimenticare che la Cinque Mulini è gara di valore internazionale, a parteciparvi i migliori al mondo nella specialità.

Una vittoria rilancerebbe il cross italiano

Non è mai semplice ne facile imporsi in determinate situazioni – sottolinea Antonio La Torre, direttore tecnico delle Nazionali - Ma Crippa ha battuto Chelimo a Eugene. E Chelimo è arrivato terzo agli Europei. Mi piacerebbe vederlo protagonista, una sua vittoria ridarebbe slancio al cross italiano” Yeman Crippa non è il solo ad ispirare le ottimistiche previsioni del Direttore Tecnico. “In futuro sentiremo parlare di Simone Barontini, al Campaccio abbiamo visto una tenace Nadia Batocletti e Giovanna Selva è ragazza giovanissima e molto promettente

Voglia di tornare una nazione leader

Su di loro le speranze per un grande ritorno del mezzofondo italiano. “Basta vedere l’elenco dei primati che Crippa ha fatto l’anno scorso. Quest’anno nel mezzo fondo veloce e in quello prolungato abbiamo dati segni di crescita” Con la speranza di tornare ad essere una nazione leader, come ai tempi di Alberto Cova e Francesco Panetta. “E’ un momento positivo, soprattutto nel mezzofondo veloce e la maratona vedrà presto in Crippa un protagonista rilancia Giorgio Rondelli, ex allenatore di Alberto Cova e Francesco Panetta Senza dimenticare che l’anno prossimo avremo una grande squadra femminile"

Luca Alfieri, test di preparazione in previsione dei campionati europei di cross

Tra gli italiani che cercheranno di dare filo da torcere ai keniani Gideon Rono e Benson Lingokal, dati per favoriti, Luca Alfieri. Primo degli italiani lo scorso anno, sempre l’anno scorso ha vinto i tricolori promesse dei 5000 e del cross. “La Cinque Mulini mi servirà per capire lo stato della mia preparazione in previsione dei campionati europei di cross di febbraio - spiega l'atleta della Atletica Casone Noceto - E’ una gara alla quale tengo molto, se voglio fare bene devo puntare su una buona partenza ed avere una buona gestione della gara. Arrivare anche a 10" dai primi sarebbe già una grande vittoria

Giovanna Selva ed Elisa Palmiero, le anti-keniane

Insieme a lui, Neka Crippa, Cesare Maestri, campione europeo di corsa in montagna, Enrico Vecchi e Marco Fontana Granotto. Gli ultimi tre hanno fatto parte della nazionale italiana Under 23 di cross a Venaria Reale. Tra le donne che cercheranno di tenere il ritmo delle favorite Beatrice Kebet, argento a Eugene (Mondiali) nei 5000, e Lucy Mawia, al comando del World Ranking Cross Country, Giovanna Selva ed Elisa Palmero.

E' però necessario lavorare di più con i giovani

Ma non è tutto oro ciò che luccica. “E’ un discorso a macchia di leopardo – ammette Giorgio Rondelli - Tendiamo sempre a celebrare un piccolo salto di qualità quando la realtà internazionale è sempre un passo avanti. Dobbiamo lavorare di più con i giovani, non è il caso di avere paure. I fenomeni del Nord Europa lo stanno dimostrando”

Dalla Cinque Mulini si deve passare per diventare grandi campioni

"Noto comunque con piacere – dichiara soddisfatto Antonio La Torre – che molti tecnici hanno compreso che il cross è una parte importante per la maturazione di un atleta. Con la Cinque Mulini diamo del tu alla corsa campestre, da qui bisogna passare se si vuole diventare diventare grandi campioni

Corsa campestre, bisogna saperla vivere

Una esperienza, una scelta tecnica per poter costruire la stagione. “La differenza nella corsa campestre – osserva Alberto Cova- la fanno solo gli atleti, là dove decidono di partecipare a queste gare con obiettivi precisi. Ma bisogna anche saperla vivere ed accettare il risultato per quello che è

Un fiore all'occhiello nella carriera

Risultato a parte, la partecipazione alla Cinque Mulini é comunque un fiore all’occhiello nella carriera di ottocentisti e maratoneti. “La Cinque Mulini è un patrimonio di tutta l’atletica, italiana e mondiale - chiosa Oscar Campari, consigliere federale - È un passaggio obbligato per chi vuole fare sport ad alto livello

Molto più di un evento sportivo, c'è la storia del mezzofondo

Parole di orgoglio, quelle di Antonio Rossi. “La Cinque Mulini promuove lo sport e la nostra Regione, è molto più di un evento sportivo - afferma il Sottosegretario con delega allo Sport, Olimpiadi 2026 e Grandi eventi - Un valore per tutti noi, da salvaguardare” Insomma, un pezzo di storia sportiva da tenere stretto. “Alla Cinque Mulini c’è la storia del mezzofondo – conclude l'ex campione dei 3000 siepi Francesco Panetta, giunto terzo nella edizione del 1987 - Dobbiamo essere fieri di avere in Italia una competizioni come questa"

La Cinque Mulini andrà in onda su RaiSport domenica 15 gennaio, dalle 14:25 alle 15:45

Photo credits Giancarlo Colombo/organizzatori