Prima di Jannik Sinner, Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti c'era e c'è chi ha forse ottenuto meno di quanto sperato, ma dato il massimo.

È il caso di Andrea Arnaboldi, tennista italiano e milanese che ha deciso di appendere la racchetta al chiodo.

Il 36enne, arrivato, me nel 2015 al numero 156 delle classifiche ha vinto sette titoli ITF ma non ha mai vinto un Challenger nonostante due finali. Il momento è più alto, sempre nel 2015, quando centrò il secondo turno del Roland Garros a Parigi.

È stata una scuola di vita, infinitamente grato a questo sport – ha detto Arnaboldi nel suo post su Instagram – Si chiude un capitolo importante e se ne apre uno nuovo, ricco di progetti e con la voglia di trasmettere tutta l’esperienza acquisita. Ringrazio tutte le persone che hanno avuto modo di condividere con me questo bellissimo percorso“.