Gli italiani si dimostrano particolarmente preoccupati per gli effetti dei cambiamenti climatici, soprattutto per le ondate di calore, come rivelato da uno studio economico condotto dall'agenzia di comunicazione 89up.

Secondo il sondaggio, il 67% degli italiani teme che le ondate di calore riducano l'aspettativa di vita dei propri cari, mentre il 76% dei genitori di bambini fino a 6 anni è preoccupato per l'impatto delle temperature estreme sulla vita dei propri figli. Inoltre, più di un quarto degli italiani ha difficoltà a mantenere la propria abitazione a una temperatura confortevole durante i periodi di temperature estreme.

Le preoccupazioni degli italiani si estendono anche alle bollette energetiche, con il 71% che teme il loro peso economico nei prossimi cinque anni. Tuttavia, la maggioranza degli italiani (63%) si mostra favorevole all'introduzione di requisiti minimi di efficienza energetica per gli edifici più energivori, riconoscendo i benefici finanziari e il contributo alla lotta contro le ondate di calore. Inoltre, la maggioranza preferirebbe un supporto a lungo termine per le riqualificazioni energetiche (51%) rispetto a un contributo a breve termine per pagare le bollette energetiche (37%) da parte del proprio governo.

Il potenziale economico della sostenibilità emerge anche dai dati raccolti, che indicano che per riqualificare gli edifici più energivori in Italia entro il 2033 servirebbero 56 miliardi di euro, ma dopo 20 anni dagli interventi si otterrebbe un risparmio energetico di 94 miliardi di euro, ovvero il 68% in più dei costi sostenuti. Questo risparmio potrebbe essere ulteriormente incrementato ponendo obiettivi più ambiziosi.

Inoltre, i risultati di sei interventi di riqualificazione energetica profonda effettuati in diversi Paesi europei, incluso il caso studio di Ca'Granda a Milano, confermano i benefici derivanti dalla riqualificazione del patrimonio edilizio. Questi interventi, selezionati da BPIE e Renovate Europe, hanno dimostrato che è già possibile raggiungere risultati significativi, superando addirittura i requisiti della Direttiva Case Green dell'UE.

Il caso di Ca'Granda, un complesso di sei torri residenziali degli anni '70 a Milano, ha visto un intervento di riqualificazione energetica profonda che ha portato a un risparmio energetico del 62% e a un miglioramento della resistenza sismica e del comfort interno. Alla conclusione dell'intervento nel 2025, le torri diventeranno "edifici ad energia quasi zero", evidenziando il potenziale della sostenibilità nel settore edilizio.

Come ricorda Cecilia Hugony, amministratore delegato di Teicos UE e portavoce di Renovate Italy: La riqualificazione delle torri di via Cà Granda, al pari di quelli descritti negli altri video realizzati dal BPIE, mostra come gli standard minimi di efficienza energetica, richiesti dalla bozza della Direttiva Case Green, non siano affatto eccessivi. La loro estensione su vasta scala consentirà di cogliere appieno i benefici, tipici delle riqualificazioni edilizie; non solo quelli, già ricordati nei video, a vantaggio dei cittadini, ma anche quelli a vantaggio per il sistema Paese. Tra questi, un aumento della sicurezza energetica (grazie al minor consumo di energia importata dall’estero), del PIL (l’Italia è all’avanguardia nelle tecnologie per l’efficienza energetica in edilizia) e dell’occupazione (grazie alla creazione di posti di lavoro locali, qualificati e non)”.