Calcio femminile e multietnico. E’ il nuovo progetto nato a Milano, con la prima squadra di calcio femminile multietnica, dove ben due terzi sono donne straniere. L’idea è germogliata in seno all’associazione YouSport, associazione che crede nello sport quale veicolo di inclusione per le persone più fragili della società. “La mescolanza è la norma. La nostra società è già mista, guardiamo agli Europei appena conclusi, al capitano dell’Austria o alla formazione svizzera. La società è evidentemente multiculturale, nelle squadre ricreiamo tutto questo. Bisogna arricchirsi con le differenze”. Le parole di Claudio Ceriani, presidente di YouSport, ad Alley Oop come riporta IlSole24.

Il progetto “Palla al centro”

Il comune di Milano ha sostenuto il progetto che si chiama “Palla al centro” e Daria Colombo, delegata dal sindaco alle pari opportunità, ha deciso di patrocinarlo, con l’obiettivo di far nascere una squadra di calcio femminile multietnica per ogni municipio della città. Il primo team è stato costituito nel municipio 3, in zona Città Studi. Ma ora si punta a veder nascere squadre in tutta Milano per poter dare l’avvio a un torneo multietnico. Le squadre del municipio 6 e 8 sono già on the road.

You Sport Women Fc: la prima squadra di calcio femminile multietnica

You Sport Women Fc è la prima squadra di calcio femminile del municipio 3, rappresentata per due terzi da giocatrici straniere. È previsto un allenamento a settimana e qualche incontro con psicologi sportivi e con nutrizionisti. Chiaramente il collante della squadra è il pallone e tutto ciò che rappresenta: divertimento, rispetto dell’avversario e inclusione. Al motto “unione nelle diversità” si crea un ambiente in cui non diventa irrilevante il colore della pelle, indossare il velo o parlare una lingua straniera. Le diversità si livellano e si tende una mano a chi vive situazioni di fragilità. Perché una squadra fa proprio questo: non lascia indietro nessuno.

Anche se non si sa parlare, si gioca

La ct che guiderà il team è Joanna Borella, conosciuta come la prima adozione internazionale in Italia: i suoi genitori l’hanno portata in Italia dall’India. Allenatrice Csi e operatrice d’infanzia, Borella ha una storia in Italia che non è certo stata priva di ostacoli. Questo la rende la candidata ideale per allenare un gruppo multietnico, con la giusta empatia per comprendere le componenti della sua squadra. “Le prime quattro lezioni sono state stupende”, racconta ad Alleyoop. “Claudio Ceriani ed io – prosegue - condividiamo la stessa visione del gioco del calcio: è un momento di aggregazione, anche se non si sa parlare, si gioca”.

Calcio femminile multietnico: si condividono sorrisi e problemi

Il calcio ha il potere di superare i limiti e di aiutare a conoscere e capire la cultura delle compagne. “Il primo giorno di allenamento – aggiunge – alcune ragazze dopo 25 minuti erano ancora in spogliatoio. Così sono andata a sollecitarle e mi sono resa conto che le donne che devono indossare velo, pantaloni lunghi, calze lunghe, hanno bisogno di più tempo. Ogni giorno con il confronto e rispetto reciproco si impara qualcosa”.

La risata di Borella, conosciuta come Mr Joe, è fragorosa. Ogni allenamento per la squadra di calcio femminile è un momento per conoscersi e condividere sorrisi e problemi. Bisogna aiutarsi anche a gestire i bambini che guardano le proprie mamme giocare. Per entrare a far parte di queste squadre e partecipare basta scrivere una mail a info@yousportsocialclub.it.