Domenica 22 maggio, a partire dalle ore 10, si svolgerà la prima edizione del trofeo sportivo dedicato alla memoria di Emiliano Mondonico, riservato alle squadre di calcio under 10 e minivolley, e la prima edizione della Popotus Cup, presso il Centro Sportivo Pertini di Cornaredo.

Popotus Cup

L’iniziativa si presenta come una domenica di festa e di diffusione di valori umani, all’insegna del connubio “educazione e sport”, coerente con la missione di educare le giovani generazioni al vivere civile. Una missione molto sentita e condivisa dalle tre organizzazioni,  fortemente accomunate dalla volontà di realizzare e raccontare progetti al servizio del bene collettivo delle comunità, in particolare dei bambini e delle loro famiglie.

Avvenire

Così è nata l’inedita collaborazione tra Avvenire, da sempre sensibile alla sfera educativa che investe anche la dimensione della socialità e la capacità di relazionarsi con gli altri, CSI - Centro Sportivo Italiano, che guarda allo sport come un processo educativo e di crescita, in termini di impegno e responsabilità, un luogo dove apprendere comportamenti utili per la propria crescita personale, e Associazione Mondonico, che mette in luce il messaggio di un uomo che, grazie alla sua grande umanità, ha voluto che lo sport fosse di aiuto e di riscatto per le persone più svantaggiate. Un’attenzione ai valori dell’educazione e dello sport condivisa anche dagli sponsor dell’evento Conad e Unareti.

Bambini e famiglie

Una giornata di aggregazione per bambini e famiglie in cui poter sottolineare ancora una volta la valenza dello sport che unisce e si fa portatore di valori quali la lealtà, l’impegno, il sacrificio, l’inclusione, lo spirito di gruppo, ma anche un momento con cui si vuole restituire ai bambini, con la Popotus Cup, uno spazio per l’immaginazione e la creatività, dove l’interazione e la comunicazione, guidate da un fine comune, saranno gli elementi fondamentali del gioco.

Campioni di valori

Gli oltre 500 bambini che parteciperanno all’evento saranno infatti coinvolti in un torneo di calcio e minivolley, ma anche in attività laboratoriali come la “Popotus Cup – Campioni di valori!”. La Popotus Cup è strutturata come un gioco di ruolo, in cui si affrontano delle missioni come una vera squadra: si vince solo con l’aiuto di tutti. Per questo gioco sono stati scelti 10 valori, con le relative medaglie al valore correlate ai diversi sport, come il calcio al tema del saper perdere, l’inclusione rappresentata dall’atletica o la motivazione dalla pallavolo, il rugby alle pari opportunità etc.. Questa la trama del gioco: nella “città dello sport”, nata per celebrare tutte le discipline, le cose non vanno come dovrebbero. Popotus sospetta che ci sia lo zampino degli spiriti Negasport, ossia creature invisibili che si formano laddove non si rispettano i valori sportivi e si nutrono di violenza e slealtà allo scopo di far dimenticare alle persone l’amore per lo sport. Popotus chiede aiuto ai ragazzi che, come agenti speciali, dovranno aiutarlo a rimettere le cose a posto. Un’occasione per ritrovare e riaffermare i valori dello sport, partendo da alcune situazioni in cui si sono persi.

Dichiarazioni

“Lo sport, strumento di crescita ed educazione per i ragazzi, sulle pagine del quotidiano Avvenire trova spazio non solo con la cronaca degli eventi principali, ma soprattutto quale scuola di vita. Attraverso storie di impegno, di sana competizione, di gioco cooperativo per il miglioramento di tutti gli atleti – spiega il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio -. Le vicende particolari che evidenziamo, gli sport cosiddetti minori di cui a volte solo noi diamo rilevanza nazionale, le scelte che compiamo ogni giorno hanno proprio come obiettivo quello di valorizzare lo sport come cultura ed educazione a tutto tondo delle persone e dei giovani in particolare”.

Foto

Infine, le squadre dei ragazzi saranno chiamate a partecipare a un contest fotografico molto particolare e sempre legato all’obiettivo di veicolare i valori dello sport. Verrà chiesto alle squadre di farsi una foto di gruppo con una sedia in aria come simbolo di tutte le scelte non violente, a ricordare il gesto di Emiliano Mondonico in una finale di Coppa Uefa del ’92. La foto verrà postata sui social con l’hashtag #coppamondonico e la più significativa o divertente verrà premiata.