La sua vera passione è la pallacanestro, lui è Davide Ardizzone presidente del club ‘Mi Games’, scritto rigorosamente tra virgolette perché Mi Games per tanti, è l’evento multisport (calcio a 5, basket 3x3 e beach volley 4x4) nato da Milano nel 2014, ma che negli anni ha raggiunto le piazze più importanti d’Italia. Una manifestazione a cui Ardizzone è particolarmente affezionato e alla quale ha voluto ‘dedicare’ una squadra di basket. Il nome? Mi Games, ovviamente.

Da un evento il Mi Games multisport ad una squadra. Quando nasce l'idea? E perché?

“L'idea nasce a luglio 2020. Una stagione appena interrotta dal covid e la voglia di tornare a giocare con amici e compagni di qualche anno prima. Il tutto unito alla mia passione, da sempre, per la pallacanestro e la curiosità di avere un vero "club" sportivo tra le tante attività”.

Perché proprio la pallacanestro visto che Mi Games, inteso come evento, oltre che di pallacanestro si occupa di calcio a 5 e beach volley?

“Pallacanestro, perché è la mia passione e come ogni progetto un po' folle oltre al lavoro ci deve essere quella scintilla che ti accende l'entusiasmo. Quella scossa che ti fa sentire vivo. Oltre a ciò vivendo da sempre il mondo del basket le relazioni e i contatti erano più facili da attivare per creare qualcosa da zero. Diciamo che la pallacanestro era una bellissima area di comfort”.

Lei dice spesso che la vostra stagione è iniziata due anni fa. Ci spieghi…

“Due anni fa perché, come detto, prima è luglio 2020 il mese in cui decidiamo di intraprendere questa avventura (che ora possiamo definire fantastica). Poi il Covid ha fermato i campionati e quando si è ripreso con una stagione "corta" abbiamo preferito aspettare perchè il nostro primo campionato ce lo volevamo gustare nella sua totalità. Non è stato semplice perché quando hai un sogno, che al tempo era solo quello di giocare la prima partita in maglia Mi Games, aspettare 12 mesi non è facile”.

Quali sono per lei i punti chiave della stagione?

“Ce ne sono tanti. Ma credo che la vera svolta sia stata quando da giocatori e amici siamo diventati una squadra che ci ha reso molto più uniti e forti. Nel concreto penso che la vittoria con San Mauro in casa, la prima vera vittoria con una big, ci abbia dato consapevolezza. La difesa match up voluta da Coach De Rivo, prima accolta con titubanza dai giocatori e poi divenuta un'arma fondamentale, diventa una seconda svolta. Poi sicuramente, in tempi più recenti, la vittoria da 1 punto in casa con Viadana nell'andata dei quarti di finale. Alla prima playoff in C per tanti giocatori essere senza allenatore e vice da inizio secondo tempo avrebbe potuto decretare la fine della nostra stagione. Invece con cuore, coraggio e determinazione siamo riusciti a vincere di quel punticino fondamentale. Ecco li abbiamo davvero capito che avevamo dentro quel fuoco che si sarebbe potuto portare a fare qualcosa di straordinario”.

Il giocatore simbolo di questa straordinaria stagione che vi ha portato in Serie C Gold?

“La squadra. Sembra una risposta scontata, ma non è così. Dieci giocatori veri che hanno dato ognuno il loro preziosissimo contributo. Non abbiamo nessun marcatore con più di 11pt a partita e questo è l'esempio di quanto siamo equilibrati senza una punta di diamante. Se però devo fare dei nomi cito Daniele Cazzaniga, arrivato a gennaio da una serie D, pagando di tasca sua metà parametro. Sempre a disposizione, una determinazione a vincere incalcolabile. Sicuramente un tassello che ci ha dato tanto in più. Poi posso citare i playoff da sogno di Matteo Binaghi, ormai a tutti gli effetti un giocatore di altra categoria, i 20pt di Finazzer in gara1 di Finale, il 5/5 da 3pt di Vecchiato in gara tre della semi, le due bombe (nessuna in stagione) di Piovani sempre in Gara 3 della semi”.

Niente rimborsi ai giocatori, ma solo rispetto e voglia di divertirsi. E' stato difficile 'costruire' il roster?

“Assolutamente no, quando hai la fortuna di costruire rapporti con le persone che vanno oltre al gioco e quando allo stesso tempo hai la credibilità per dire "fidatevi che sarà un bellissimo viaggio" non è così difficile unire 10 buoni giocatori e far rinunciare loro a qualche rimborso spesa. Bravi noi a convincerli e bravi loro a credere in Mi Games. Il difficile poi è farli diventare speciali come ha fatto Coach De Rivo”.

La squadra più difficile contro cui avete giocato?

“In stagione regolare direi Novate, unici con cui non siamo mai stati in partita. Nel PO direi Viadana, penso che il 49-49 in gara due sia stata una vera impresa. Sulla carta partivamo davvero sfavoriti”.

Se le dico: la tripla del n.4 in gara 2 con Carpe Diem Calolziocorte nella finale playoff a cosa pensa?

“Penso che a volte sognare costa poco. Penso che con il tempo ho imparato che fare 20pt è importante, ma conta molto di più fare due giocate decisive nell'ultimo minuto. Penso che essere decisivi nella vita, nel lavoro e nello sport sia fantastico. Penso e dico grazie a mio papà che ha deciso di farmi giocare a basket quando avevo 8 anni”.

Qual è l'obiettivo per la prossima stagione?

“Restare una squadre nelle grandissime difficoltà che incontreremo. Questa è la cosa più importante. Subito dopo a livello sportivo dico salvarsi e a livello societario strutturarsi e migliorare tanti aspetti su cui siamo ancora in deficit. E poi le giovanili, non so se riusciremo già da quest'anno ma l'obiettivo di creare un nostro settore giovanile è più vivo che mai”.

Quanto è difficile per una squadra neonata trovare sponsor?

“Non è assolutamente semplice. Con Mi Games (la manifestazione) lavoriamo con brand internazionali che difficilmente si accostano a una realtà più locale (specialmente in questo momento storico). Ringraziamo del supporto Adidas con cui abbiamo una partnership a 360 gradi e hanno avuto fiducia in noi anche su questo progetto e poi Sofar, 251 Rota Assicurazioni e Pharmatrade che hanno sposato il progetto. Da domani andremo in cerca di nuovi sponsor, ma con la consapevolezza che l'entusiasmo generato dalla vittoria e dal lavoro di comunicazione fatto durante l'anno non potrà che aiutarci nella ricerca”.