Ha fatto tappa, oggi, 29 novembre, a Milano, il Programma Education GEN26, ideato dal Comitato Organizzatore di Milano Cortina 2026.

L'obiettivo e lo scopo è quello di condividere con i ragazzi delle scuole il cammino verso i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici invernali di Milano Cortina 2026, coinvolgendoli attivamente in una serie di appuntamenti pensati per incoraggiare le nuove generazioni a impegnarsi nello sport, a utilizzarlo come strumento per trasformare la propria vita e migliorare quella di un’intera comunità.

Parte del Programma Education GEN26, “Milano Cortina 2026 nelle scuole - I Giochi invernali per le nuove generazioni” è l’iniziativa che vuole portare le Olimpiadi e le Paralimpiadi nelle classi di tutta Italia, attraverso un ciclo di incontri tra studentesse e studenti delle scuole secondarie di primo e secondo livello con una rappresentanza del team della Fondazione Milano Cortina 2026.

L'incontro si è tenuto oggi all’Istituto di Istruzione Superiore Evangelista Torricelli.

Presenti Antonio Rossi, olimpionico e City Operations Manager di Milano Cortina 2026 e Valentina Marchei, ex atleta Olimpica e Head of Ambassador Programme di Milano Cortina 2026.

I due hanno spiegato e raccontato, a 400 giovani studenti, provenienti da 12 classi di cinque istituti scolastici, cosa significhi organizzare una olimpiade in Italia.

Non solo, tra aneddoti e interazioni con gli studenti, hanno sottolineato la legacy, ovvero il bagaglio culturale e sociale che Milano - Cortina lascerà al pese.

Milano - Cortina, non sarà solo l'Olimpiade dei campioni ma di tutto il paese.Lo sport ha in sé messaggi e valori universali applicabili ben oltre il campo di gara.

Questo progetto segna un ulteriore passaggio nel percorso di sviluppo del nostro Education Programme – commenta Diana Bianchedi, Chief of Strategic Planning and Legacy di Milano Cortina 2026 – “Milano Cortina 2026 nelle scuole” è un’occasione di coinvolgimento attivo delle nuove generazioni e di contatto diretto con il mondo Olimpico e Paralimpico raccontato attraverso le esperienze degli sportivi, ma anche di chi vive dall’interno la macchina organizzativa dei Giochi e la sua straordinaria complessità. Attraverso le storie dei protagonisti e le esperienze degli organizzatori, i giovani sono coinvolti nell’evento più importante che l’Italia ospiterà nei prossimi anni”.