Non può essere pienamente soddisfatto Stefano Pioli; il 4-3 rimediato a Firenze, un risultato forse bugiardo, ha sancito il primo stop stagionale dei rossoneri in campionato ma anche la prima sconfitta dal 26 aprile 2021, quando la Lazio sconfisse 3-0 i rossoneri: «Nel primo tempo abbiamo giocato bene e non doveva finire 2-0 - le parole del tecnico emiliano - noi abbiamo creato tante situazioni, loro hanno chiuso il primo tempo avanti con un gran gol Saponara e una nostra disattenzione. Di certo la prestazione non è mancata, ma è stata più di carattere, di aver voglia di non perdere la prima partita in campionato».
Pioli, poi, prosegue: «Potevamo riprenderla alla fine della gara, perdere fa male e subire quattro gol fa male. E lo sanno anche i giocatori. Se prendi quattro reti è facile perdere, se ti manca sempre l’ultimo passaggio è difficile segnare. Siamo arrivati tante volte dentro l’area di rigore ma la lucidità è mancata. Sono gli episodi che hanno portato a questa sconfitta».
Un Milan comunque forte, che ha schiacciato la Fiorentina nella sua area: «Noi abbiamo concluso in 17 occasioni. Loro in cinque e hanno segnato quattro gol; di certo in quelli subiti serviva più attenzione, ma anche in quelli mancati serviva maggiore lucidità». Il Diavolo ha dovuto fronteggiare le assenze di Tomori, Rebic e Calabria: «Ma non deve essere una scusante, da domani (oggi, ndA) inizieremo a pensare già alla Champions League e alla sfida contro l’Atletico Madrid. Oggi, però, dobbiamo sentire il dolore di questa sconfitta e fare in modo che non succeda più; anche se stasera sono ancora più convinto che questa squadra sia molto forte».
In chiusura una battuta sul rinnovo del contratto: «Quando sarà il momento si farà, non è mai stato un problema per me e non ho mai avuto fretta. Dobbiamo rimanere concentrati su quanto fatto finora; siamo stati bravi, perché abbiamo sempre vinto. Ma nella sconfitta dobbiamo trovare convinzione, carattere e la giusta mentalità. E sono sicuro che lotteremo fino alla fine per i vertici del campionato. Perdere a Firenze fa meno male? No, fa sempre male. Certo, per me era una partita particolare e l’accoglienza è stata fenomenale. Ma non volevamo questo risultato, inutile negarlo».