Marcia, disciplina di antica tradizione. Tante le gare leggendarie, altrettanti i campioni che hanno saputo tenere alto il nome dell’Italia nel mondo. Eppure oggi la disciplina vive un momento di oggettiva difficoltà, ha addirittura rischiato di essere esclusa dalle Olimpiadi. A farne le spese, le federazioni regionali la cui attività dipendono da tesseramenti e piccoli sponsor. Anche nel caso di Fidal Lombardia, tra le federazioni più attive. A tenere in vita il movimento, competizioni come il Trofeo Frigerio. Un punto fermo della marcia italiana, che ancora sopravvive grazie alla autentica passione degli organizzatori. Da più parti si invoca comunque un nuovo piano di rilancio e comunicazione da parte di Fidal Nazionale, di seguito un bilancio di Gianni Mauri, Presidente del Comitato Regionale di Fidal Lombardia.

Marcia, momento di difficoltà per una disciplina dalla lunga tradizione

Nessuna specialità dell’atletica leggera italiana ha vinto tante medaglie come la marciaafferma con orgoglio il Presidente del Comitato Regionale di Fidal Lombardia Gianni Mauri - Anche oggi esprimiamo grandissimi talenti, dai campioni olimpici Massimo Stano e Antonella Palmisano a Valentina Trapletti ed Eleonora Giorgi fino alla la squadra della 35 km” Un successo, quello delle marciatrici italiane, che viene da lontano. “Le nostre marciatrici italiane hanno fatto tanta strada, da Elisabetta Perrone in poi. Eppure la marcia vive oggettivamente un momento di grande difficoltà, dalle Olimpiadi ha addirittura rischiato di essere estromessa. Ne ha fatto le spese una gara leggendaria come la 50 km che ha espresso grandi campioni come Abdon Pamich, Alex Schwazer, Ivano Brugnetti, Ugo Frigerio

Una piantina da annaffiare giorno per giorno

Fidal Lombardia rimane ancora oggi tra le federazioni più attive, con un movimento di 50.000 tesserati e quasi 600 società. Pubblica un magazine di 80 pagine ogni bimestre, non mancano le iniziative di carattere sociale. “Abbiamo aperto strade nuove. Anche con il Covid19 non ci siamo mai fermati, complice il fatto di avere tante manifestazioni all’aperto come la corsa su strada e il cross” Ma resta una strada difficile da percorrere. “Viviamo di tesseramenti, archiviazione, tasse delle gare, piccoli sponsor. Da parte della Federazione Nazionale servirebbe un programma per lo sviluppo, la conoscenza e la tutela della marcia. La marcia è una piantina che va annaffiata giorno per giorno

Dare alla marcia pari dignità, tutto parte dal campo

Gianni Mauri insiste. “Serve passione, serve avvicinare i ragazzi con calma, fargli conoscere la bellezza dell’atletica. Noi di Fidal Lombardia diamo molta importanza alla promozione ma è sul campo che portiamo avanti il nostro messaggio. Siamo convinti che bisogna dare alla marcia la stessa dignità che hanno le altre specialità” Gianni Mauri allena i giovani marciatori della P.B.M. Bovisio Masciago, due volte a settimana, consapevole che la marcia richiede tempo. “Due volte alla settimana vado sul campo, in un anno di lavoro abbiamo messo insieme nove giovani che fanno la marcia. Di questi, due sono saliti sul podio della prova di Quarto Oggiaro del Trofeo Frigerio poche settimane fa”

Torneo Frigerio, punto fermo della marcia

Trofeo Frigerio, da sempre punto fermo della marcia italiana. Quella di quest’anno è stata la 51° edizione, la prima del dopo Covid19. Un ritorno alle origini, con la prima tappa disputatasi in quel quartiere di Milano, Quarto Oggiaro, dove tutto è iniziato. “Allora a Quarto Oggiaro non c'era niente, solo case nuove – ricorda Pietro Pastorini, autentico guru della manifestazione - Per portare l'atletica nel quartiere, prendemmo una palestra in via De Pisis"

Per tutti un sentimento

Inventato da Valdemaro Meneguzzo, commerciante milanese con la passione per la marcia, in memoria di Ugo Frigerio (fino ad allora il più forte marciatore italiano), la manifestazione ha cresciuto migliaia di giovani. “Il Trofeo Frigerio è parte integrante della marcia, in un modo o nell'altro tutti da lì sono passati - rivendica Gianni Mauri - Ha forgiato talenti come Alessandro Gandellini, Renato Cortinovis e l’ex campione mondiale Gianni Puricelli. Ed anche oggi che il movimento non è in salute riesce ad esprimere talenti quali sono Nicole Colombi, Stefano Chiesa, Gabriele Gamba. Il Trofeo Frigerio è stato e rimane un sentimento

Piano articolato a livello nazionale, la priorità

Trofeo Frigerio è uno di quegli eventi grazie al quale la marcia italiana riesce a sopravvivere. Ad oggi, sono state disputate cinque prove della attuale edizione. “Come Fidal Lombardia – evidenza il Presidente del Comitato Regionale Lombardia - abbiamo predisposto un piano economico per sostenere gli organizzatori di ogni singola prova del Trofeo. Ma è un dato di fatto che manifestazioni come questa rimangono episodi isolati di raccolta del movimento. Serve con urgenza un piano articolato delle manifestazioni da parte della Federazione Nazionale

Fidal Lombardia, impegno a 360°

Ma se vogliamo che le persone si avvicinino alla marciarimarca con convinzione Gianni Mauri - serve un piano di rilancio e comunicazione” Da questo punto di vista, Fidal Lombardia è attivissima. “Dai corsi di atletica che hanno coinvolto 600 insegnanti di tutta la regione, un webinar di due ore con me e Antonio La Torre nel quale abbiamo portato a conoscenza dei docenti alcuni case history, a cinque incontri pratici sul campo, con l’azzurra Vittoria Fontana che spiegava e dimostrava le andature, gli esercizi, come partire dai blocchi” La Cascina San Fedele del Parco di Monza è stata nei mesi scorsi palcoscenico di tre raduni, con i ragazzi che hanno avuto la possibilità di allenarsi con gli azzurri. “Ai quali ha fatto seguito un prologo a Treviglio, con gli atleti azzurri che allenavano ragazzi di tutte le età

Vicinanza agli atleti, in crescita il movimento lombardo

I raduni fatti al Parco di Monza, le varie attività tecniche, il programma fatto con i tecnici del Comitato Regionale, le cinque prove del Trofeo Frigerio fino ad ora disputate, la trasferta in Repubblica Ceca. Un ricco palinsesto di impegni per Fidal Lombardia. Ma non finisce qui. “Il nostro impegno non si limita a questo, vogliamo rimanere vicini ai nostri migliori atleti. Dalla cure di fisioterapia, se necessarie, all’assistenza per le gare. Nella gara dello scorso 3 aprile in Repubblica Ceca, otto ragazzi lombardi hanno disputato una gara di livello mondiale. Un percorso di crescita sono le parole conclusive di Gianni Mauri - che ha permesso a molti di loro di migliorare il record personale. Particolarmente entusiasmanti i risultati delle Under 20 Alexandrina Miai dell’Atletica Brescia ed Vittoria Didato della Nuova Atletica Varese. Il movimento lombardo cresce, nonostante tutto