Cambierà poco a livello di classifica, visto che tra le due formazioni ci sono sei punti di differenza. Ma quando in campo ci vanno Milano e Vicenza non è mai una gara banale. L’appuntamento è per sabato 14 gennaio 2023 alle ore 18 al Quanta Club di via Assietta (ingresso gratuito) per il big match della 14esima giornata della Serie A di hockey inline tra l’HC Milano House@Quanta e i Diavoli Vicenza, le due formazioni che ormai da moltissimi anni monopolizzano il movimento italiano. Milanosportiva.com ne ha parlato con Riki Tessari, presidente dell’HC Milano House@Quanta.

Presidente Tessari, nel Milano c'è voglia di rivincita dopo lo scivolone dell’andata (i Diavoli vinsero con un rotondo 7-0)?

«C'è voglia di fare bene e di continuare nel percorso di miglioramento che abbiamo intrapreso da qualche tempo. Poi che in qualcuno ci sia voglia di rivincita non lo escludo, ma i ragazzi sono focalizzati sull'obiettivo attuale, avendo fatto tesoro di quanto successo in passato».

Questa partita rappresenta comunque un momento particolare della stagione visti i due precedenti incontri tra di voi o no?

«E' una partita importante perché si incontrano due squadre di altissimo livello e nessuna delle due vorrà concedere nulla all'avversario, quindi può avere la sua importanza».

Quindi può essere definita un po' come una prova di forza?

«Giornalisticamente può essere definita così, ma non credo che ai nostri ragazzi serva una partita per avere conferme sulle nostre potenzialità. Certo, vincere è sempre bello e aiuta a vincere ancora di più, ma sappiamo bene che questa partita è solo uno step dei tanti da fare da qui a fine stagione».

In prospettiva final six di Coppa Italia, che peso può avere questa sfida?

«Alla Coppa Italia manca un mese e non credo che la squadra pensi a quel momento, bensì penso sia concentrata e determinata a fare bene sabato, di questo ne sono certo».

L'arrivo di Jakub Cik ha dato ulteriore qualità ad un roster già di primo livello: a che punto è il suo inserimento nel gioco della squadra?

«Cik è un ottimo giocatore che ha dimostrato a livello internazionale di sapere fare bene tutte le fasi, difensiva e offensiva, e di conseguenza non ha trovato nessuna difficoltà ad integrarsi nel gioco impostato dal coach».