C'era una volta la squadra di hockey Milano Bears fiore all'occhiello della città di Milano con un palmares che nessuno può vantare in Italia. Stiamo parlando, infatti, di 25 scudetti, 3 coppe Italia, 3 Supercoppe, 2 Spengler cup, 2 finalisti di Serie A2 e due finali di B a cui vanno aggiunte le finali di coppa campioni del 1991e di Continental cup nel 2001 e 2004. Una storia di alti e bassi quella del Milano, che il prossimo 10 marzo compirà 98 anni, e che dopo i fasti del recente passato ora gioca in Division 1 della Italian Hockey League (la serie C se paragonata al calcio).

 

La ripartenza e la caduta

 

La ripartenza è iniziata 3 anni fa dopo un esperimento molto costoso e divisione nella massima nazionale di hockey, lega che unisce Italia, Austria e Slovenia in un unico campionato. Da qui è proseguito un percorso di autodeclassamento. Una via piena di inciampi per arrivare al passato più recente. Ovvero allo scorso anno quando il campionato si interruppe in semifinale di play off per la promozione in A a causa della sconfitta contro il Valpellice. Mentre quest'anno l'ultima gara sarà probabilmente quella di sabato contro il Pinè valida per i quarti di finale (gara 1 è stata persa malamente per 10-2). Se eliminazione sarà è comunque innegabile che la squadra nel corso della stagione non si è mai mostrata competitiva.

 

Il progetto sfumato

 

Per vero il vero progetto prevedeva il portare avanti il ​​movimento dell'hockey a Milano nonostante le mille difficoltà e pochi sponsor con l'obiettivo di arrivare a Milano-Cortina 2026 dove si sperava in un miglioramento economico e in una più ampia visibilità. Ma il Comitato Organizzatore di Milano-Cortina, Regione e Comune sembrano avere altri interessi. Tant'è che l'Agorà, il palazzo del ghiaccio di via dei Ciclamini a Milano non è stato coinvolto nel piano ristrutturazione eventi del movimento verso Milano-Cortina. Di contro sono già iniziati i lavori nel quartiere di Santa Giulia per il nuovo palazzo del ghiaccio il Pala Italia. Alla luce dei fatti i tifosi combattono a gran voce un incontro chiarificatore con le istituzioni.

 

Il comunicato e l'appello a Regione e Comune

 

“Sono passati solo pochi giorni dalla consegna della bandiera a 5 cerchi al Sindaco di Milano Sala ed il presidente di Regione Lombardia Fontana, vedere in loro l'entusiasmo di poter sventolare il simbolo di quella che è per antonomasia la madre di tutte le gare sportive ci ha resi un po' tutti orgogliosi”, inizia così la nota dei tifosi. “Oggi a Milano (intesa come città metropolitana) prosegue il comunicato - un appassionato di sport invernali può cimentarsi in 4 discipline: lo short track, il curling, il pattinaggio artistico e l'hockey su ghiaccio. per tutti gli sport devono avere pari dignità va sicuramente detto che delle 4 discipline “invernali” una stacca e di gran lunga le altre tre per storia, tradizione e seguito, stiamo parlando dell'Hockey su ghiaccio e della sua più antica società l'Hockey Club Milano.

 Ci siamo invece sentiti dire che “Abbiamo richiesto in tutti i modi di incontrare i massimi riferimenti sulle nostre istituzioni per coinvolgerli per niente facile economico in cui versa la società, l'hockey è uno sport che va tutelato e sovvenzionato perché è di fatto uno sport antieconomico per una città. Sappiamo perfettamente che non è facile per nessuno in maniera concreta, soprattutto in un periodo così difficile ma il rischio, oggi quasi certezza, è che il prossimo Milano non si iscriva al campionato”. “Sarebbe paradossale” aggiunge Guarneri “che a pochi giorni dalla consegna della bandiera olimpica si deve ammainare (per sempre? ndr) la gloriosa bandiera dell'Hockey Club Milano”. Guarnieri ci racconta tutto questo senza nessun tono polemico,

 

Il grido di aiuto del Milano

 

I tifosi ora sperano che questo grido disperato d'aiuto, sensibilizzi chi ha il dovere di tutelare non solo gli aspetti sportivi dell'Hockey Club Milano ma anche il patrimonio che esso ha rappresentato per generazioni di appassionati di questo sport fin dalle origini al palazzo di via Piranesi ed a questo fine si sono attivati ​​per ottenere un confronto con Sindaco della regione per creare un comitato a tutela dell'eccellenza sportiva rappresentata dall'HCM e studiare un progetto almeno che almeno nel prossimo quadriennio possa garantire le risorse necessarie alla sopravvivenza.

 

La Curva del Milano intanto si prepara a salutare in grande stile quello che sabato contro l'HC Pine' (Stadio del ghiaccio dell'Agorà' ore 20.30) potrebbe essere l'ultimo incontro del Milano e dar prova della passione che i milanesi hanno per questa disciplina olimpica. L'ultima parola passa al Sindaco Sala ed il presidente Fontana, vederli con la bandiera olimpica ci ha reso orgogliosi, siamo certi che non saranno loro a chiedere di ammainare quella del Milano.