66° Campaccio, sfida tra azzurri

6 gennaio 2023, 66° edizione del Campaccio Cross Country. Evento inserito nella massima categoria Gold del World Athletics Cross Country Tour, vedrà al via diversi atleti tra i migliori al mondo della specialità. Oltre a tutte le categorie giovanili a partire dagli esordienti, con partecipanti da tutto il mondo. Tra le diverse sfide che si preannunciano interessanti, quella tra i due azzurri Yeman Crippa e Iliass Aouani, quest’ultimo alla ricerca di una prestazione importante dopo il fermo causato dal Covid.

Yeman Crippa, al Campaccio dopo il trionfo agli Europei

Yeman Crippa (GS Fiamme Oro), 26 anni, a febbraio 2022 è diventato primatista italiano di mezza maratona con 59’26” a Napoli City Half Marathon, a dicembre si è laureato campione europeo dei 10.000m. Nella recente BoClassic del 31 dicembre ha mostrato un eccellente stato di forma, con un 28’17" che gli è valso il secondo posto alle spalle di Oscar Chelimo vincitore in 28’14”. Quella del Campaccio, poi, è una gara che per Yeman Crippa è sempre stata foriera di ottimi risultati. Spesso vincitore nelle categorie giovanili, nel 2019 e 2020 si è piazzato quarto.

Illias Aouani, quattro titoli in una unica stagione

Allenato da Massimo Magnani, Iliass Aouani è diventato il primo a vincere nella stessa stagione (2021) i titoli italiani assoluti di cross, 10000m su pista, 10 km su strada e mezza maratona. Migliorandosi, oltretutto, su tutte le distanze. Dopo l’ingresso in Fiamme Azzurre, ha realizzato nel 2022 il miglior debutto in maratona per un italiano con 2h08:34.

In bacheca il Campionato Italiano di cross

Nello scorso marzo. l'atleta di origine marocchine ha vinto a Trieste il Campionato Italiano di Cross. La sosta forzata dovuta al Covid19 gli ha invece impedito la partecipazione ai recenti Campionati Europei di cross. Ma è reduce, il 31 dicembre 2022 dal suo primato personale di 28'45" conseguito alla 10km San Silvestre Vallecana di Madrid. Motivo in più per cercare di fare bene alla 66° edizione del Campaccio, nonostante il Covid.

Una gara da affrontare con accortezza

Il Covid - commenta Ilias Aouani -mi ha fatto perdere i Campionati Europei di Cross di Venaria Reale dello scorso dicembre oltre ad una settimana di allenamenti. Ma la ripresa è stata buona" Al Campaccio, Iliass Aouani non vuole però fare solo presenza. “Il Campaccio è un percorso molto tecnico, soprattutto nella parte centrale costituita da salite e cambi di direzione. Personalmente mi piacciono i percorsi che combinano tratti pianeggianti veloci e pezzi muscolari che spezzano il ritmo, ma dovrò osservare alcune accortezze

Programma preciso, essere protagonista fino alla fine

“Devo calibrare le energie con intelligenza, voglio fare una gara da protagonista dall’inizio alla fine - prosegue l'azzurro - Senza follie, per stare nel gruppo di testa il più a lungo possibile e fare le azioni decisive nell’ultimo giro” Un programma di gara chiaro e preciso.

Agilità e incremento del ritmo, essenziali per arrivare fino in fondo

“La differenza la farà la capacità di affrontare con agilità e poco dispendio di energie le curve e la sessione con le salite - spiega l'atleta delle Fiamme Azzurre - Dovrò incrementare il ritmo nei tratti pianeggianti, eseguire le giuste traiettorie in curva ed evitare di rallentare per poi dovere impegnare troppo la parte muscolare. Per essere fresco agli ultimi metri del tracciato”

Obiettivo, dimostrare la recuperata efficienza

Tracciato a parte, ci sono poi gli avversari. “Sono tutti tosti, si fa fatica a stargli dietro. Ma penso di essere competitivo il giusto, non intendo subirli. Questa edizione del Campaccio sarà l’occasione per migliorare i 29’45’’ dell’anno scorso e dimostrare a me stesso la recuperata efficienza”

L'esperienza statunitense a guidarlo

Ad aiutarlo, gli insegnamenti acquisiti nel corso del suo soggiorno statunitense. “Ho vissuto cinque anni a Syracuse - ricorda Illias Aouani - Ai miei studi universitari ho affiancato la pratica agonistica. Confrontarmi con tanti atleti provenienti da tutto il mondo mi ha maturato, sia dal punto di vista atletico che mentale. Lontano dall’ambiente familiare, ho imparato a non commettere alcuni errori”

Presenti i migliori atleti della specialità

Fino a due anni fa era lo speaker del Campaccio, oggi Gianni Mauri è Presidente di Fidal Lombardia. “Il Campaccio è la più vecchia competizione di corsa campestre dopo la Cinque Mulini - ricorda il Presidente di Fidal Lombardia - Questa edizione vedrà la partecipazione dei migliori atleti nella specialità” A cominciare da Nadia Battocletti, fresca campionessa europea di corsa campestre. “Avremo oltre 1500 partecipanti - chiosa Gianni Mauri – Un successo straordinario"

Campaccio, successo di una comunità

Un successo ininterrotto da oltre 60 anni, artefice è l’U.S. Sangiorgese. Ma soprattutto frutto del lavoro di una intera comunità. “L'U.S. Sangiorgese ha 100 anni di vita, attorno ad essa e alla sua voglia di fare crescere il Campaccio si è stretta l’intera comunità di San Giorgio su Legnano. Dal Sindaco e tutta l'amministrazione comunale fino ai tanti volontari che vi si dedicano con orgoglio. E' stato per me un onore consegnare l'anno scorso nelle mani dell'ex Presidente Mereghetti una targa speciale”

Una festa di tutta la corsa campestre

Un contributo straordinario quello di Livio Mereghetti, scomparso pochi mesi fa. "Sempre presente -ricorda Gianni Mauri - nell’organizzazione della manifestazione, sin dalla sua prima edizione” Ad affiancarlo, negli ultimi trent’anni, Sergio Meraviglia. “Del Campaccio, Sergio è stato a tutti gli effetti il manager. Con Livio Mereghetti - conclude Gianni Mauri - ha costituito il cuore pulsante di una manifestazione che ancora oggi è la festa di tutta la corsa campestre”