Italian Sportrait Awards, decima edizione. Anche quest’anno una giuria composta da giornalisti sportivi, personalità del modo dello spettacolo e della cultura, ex campioni nelle più svariate discipline ha indicato, cinque per ogni singola categoria, le nomination che verranno poi votate da una giuria popolare per eleggere lo sportivo dell’anno. Colui o colei che ci ha fatto sentire fieri di essere italiani, senza che sia posta differenza tra atleti normodotati o diversamente abili. “Perché lo sport è unico, come uniche sono le emozioni che trasmette” Gli appassionati avranno la possibilità di votare sino fino al 22 febbraio sul sito italiansportraitawards.it. Tra i finalisti, anche le Nazionali seniores di pallavolo. In lizza per il premio speciale, Davide Mazzanti e Ferdinando De Giorgi.

Italian Sportrait Awards e Confsport Italia, promozione sociale e sportiva

Il Premio Italian Sportrait Awards è un evento organizzato da Confsport Italia A.P.S.S.D, associazione di promozione sociale e sportiva. Attiva dal 1991 e avente personalità giuridica, si pone l’obiettivo di diffondere lo sport sia a carattere agonistico che amatoriale. Persegue finalità assistenziali e di promozione sociale, su tutto il territorio nazionale. Oltre ad operare per la formazione fisica, morale e culturale dei cittadini. Nonché di quelle attività culturali, ricreative, del tempo libero, di formazione extrascolastica e del turismo sociale che possono contribuire all’arricchimento della persona umana.

Un premio alla capacità di ispirare, anche fuori il campo di gara

Non sono solo i risultati a contare nella assegnazione del Premio Italian Sportrait Awards. L’idea è quella di premiare i migliori atleti italiani, soprattutto per la loro capacità di ispirarci attraverso le loro prestazioni sportive e i loro comportamenti dentro e fuori la gara. “Il riconoscimentodichiara Paolo Borroni, presidente di Confsport Italia - dato a chi è riuscito a tenerci incollati davanti alla televisione, ci ha fatto commuovere, ci ha fatto emozionare attraverso le sue gesta sportive. E ci ha trasmesso un insegnamento o una passione. Ma anche, più semplicemente, colui o colei che ci ha provato con tutta la propria energia, all’inseguimento di un sogno

Griglia dei finalisti difficile da comporre, mai così tanti i papabili

Italian Sportrait Awards 2022, decima edizione della manifestazione. Una edizione particolare, non solo per via del decennale ma anche per il fatto di essere l’edizione successiva a quella che da tutti è stata definita “la lunga estate italiana”. “Avremmo voluto premiare tutti gli atleti italiani che mai come quest’anno ci hanno insegnato come inseguire i propri sogni, a prescindere da ogni difficoltà – sottolinea con rammarico Paolo Borroni – I giurati hanno avuto l’ingrato compito di decidere chi escludere dai finalisti di ogni categoria

Pallavolo italiana in grande lustro, molti i finalisti in lizza

Una scia di emozioni, alle quali hanno contribuito con i loro successi ai rispettivi Campionati Europei le Nazionale seniores, maschile e femminile, di pallavolo. Candidate alle nomination nella categorie “Team Top Donne”e “Team Top Uomini", sono in buona compagnia. In lizza figurano anche Alessandro Michieletto e Gaia Guiducci (rispettivamente nelle categorie “Giovani Uomini” e “Giovani Donne”), l’azzurra Paola Egonu è in corsa nella categoria "Top Donne". Le Nazionali Campioni del Mondo Under 21 maschili e Under 20 femminili sono, invece, tra le squadre candidate nella categoria Team Giovani. Mentre in corsa per il Premio Speciale, riconoscimento alla figura dell’allenatore, ci sono i ct Campioni d’Europa Davide Mazzanti e Ferdinando De Giorgi.

Successi simili nella loro straordinarietà, diversi per come sono arrivati

In merito ai recenti successi della nostra pallavolo si è espresso Claudio Galli, componente per tanti anni della “generazione di fenomeni”. “Sono state due vittorie simili nella loro straordinarietà ma diverse per il pregresso, per il modo nel quale sono arrivate e per le qualità intrinseche riconosciute a queste squadre all’inizio del torneo – dichiara l’ex campione - La Nazionale femminile è arrivata agli scorsi Campionati Europei con un gruppo già formato e mantenuto, era lecito nutrire aspettative altissime. La Nazionale maschile invece si è presentata alla manifestazione come un gruppo nuovo, composto da giocatori giovani che fino a quel momento non avevano avuto spazio. Eppure già forte, ben costruita e disposta a lavorare. La vittoria al Campionato Europeo è il primo passo di una nuova stagione

Nazionale femminile, la vittoria agli Europei rivincita di un appuntamento mancato

Due vittorie straordinarie, l’una perché non attesa, l’altra perché ottenuta in una clima psicologico pesantissimo. “Le ragazze venivano dalla cocente delusione delle Olimpiadi, su di loro erano piovute critiche ingiuste che, personalmente, mi hanno indignato. Sono state bravissime a reagire in tempi rapidi, probabilmente le stesse critiche di cui erano state oggetto sono state l’elemento compattante che ha dato loro una carica in più. A ciò ha contribuito Davide Mazzanti, al di là delle scelte tattiche ha gestito il gruppo in modo che sentisse il Campionato Europeo come la rivincita di un appuntamento mancato

Nazionale maschile, un gruppo giovane che fa ben sperare

Diverso il discorso per quanto concerne la Nazionale maschile. “La Nazionale femminile è comunque da anni tra le migliori al mondo - precisa Claudio Galli - Ci si poteva aspettare che arrivasse a medaglia. Per la Nazionale maschile, a digiuno di risultati importanti, non era così. La vittoria ottenuta ed il modo nel quale è stata conseguita fanno ben sperare per il futuro, ora si tratta di dimostrare che il successo ai Campionati Europei non sia stato un risultato splendido ma occasionale. Ma che possa creare un mood e che la nostra Nazionale maschile possa tornare tra le grandi della pallavolo mondiale

Ferdinando De Giorgi, il merito di credere nei giovani

Rimane comunque un risultato incredibile, lo sarebbe stato a prescindere dall’esito finale per via del gioco e dello spirito di squadra espresso” Componenti fondamentali, delle quali è stato artefice il neo commissario tecnico Ferdinando De Giorgi. “Ha avuto il grandissimo merito di costruire in un lasso di tempo molto breve un gruppo straordinariamente unito e con tanta voglia di fare. Ha puntato sui giovani, ha avviato un progetto innovativo e rinnovativo. Ciò che probabilmente è mancato in questi anni nella gestione delle nazionali italiane"

Consapevolezza crescente, ci sono le giuste prerogative

"E’ riuscito a fare si che i giovani lo seguissero - sottolinea l'ex azzurro - ha portato una grande ventata di entusiasmo in ragazzi di talento che finalmente hanno trovato qualcuno che crede in loro. In campo ho visto una consapevolezza sempre più crescente che li ha portati a disputare la finale con le giuste prerogative che una squadra vincente deve avere"

Capacità di ascolto e voglia di giocare gli uni per gli altri, la base per i successi del futuro

"Sono rimasti attaccati alla partita, hanno sofferto contro un avversario fortissimo che giocava in casa di fronte al proprio pubblico, hanno reagito alle difficoltà trovando le giuste soluzioni. Il gruppo dal punto di vista umano c'è" Ottenuto il grande risultato, è giunto il momento di consolidare quanto fatto finora. "Se conserveranno la voglia di giocare gli uni per gli altri e seguiranno l’allenatore senza che qualcuno storca il naso – conclude Claudio Galli - potremo toglierci quelle soddisfazioni che per troppo tempo sono mancate