Da Berlino per il Design Europa Awards, incontriamo un'eccellenza italiana: Cesare Caldi, Business development di Jarsty. 

Caldi, ci spiega cos’è Jarsty? 

«Il nostro è un prodotto che nasce ai tempi della pandemia, momenti in cui tutte le nostre modalità di vita, i nostri sistemi, sono cambiati drasticamente. Abbiamo dovuto reinventarci e recuperare una serie di anormalità. Uno dei problemi era recuperare il preparare il cibo, quindi abbiamo sviluppato questo prodotto che si basa su una tecnologia antichissima, già presente ai tempi dei romani, che è quella della vasocottura, conosciuta sicuramente dalle nostre nonne, poco dalle nostre mamme e assolutamente non dalle nostre mogli, per cui l'abbiamo recuperata». 

E cosa avete fatto?

«Abbiamo utilizzato le caratteristiche importanti di questa tecnologia, che è quella di permettere di utilizzare un solo contenitore per la preparazione, la conservazione ed il consumo del cibo, e l'abbiamo solamente portata nell'era digitale. Quindi abbiamo compiuto un balzo di quasi 2000 anni in, probabilmente, tre mesi; ed abbiamo realizzato un prodotto che oggi può essere utilizzato per preparare e conservare e consumare il cibo da studenti, lavoratori e persone che non possono dedicare più di tanto tempo alla preparazione e al consumo del cibo; e la cosa bella è che un prodotto che puoi anche trasportare con te». 

Questa è l’assoluta novità

«Utilizzando un unico contenitore per la preparazione del cibo e utilizzando un forno a microonde, in soli sei minuti otteniamo una porzione completa di una pietanza che poi possiamo conservare fino a 15 giorni in frigorifero. E possiamo consumare in qualsiasi posto di lavoro. Possiamo poi utilizzare lo stesso contenitore per inserire gli scarti del nostro cibo e gettare tutto nella raccolta differenziata e ricominciare il ciclo. Perché il prodotto va anche in lavastoviglie e quindi può essere utilizzato senza problemi». 

Oggigiorno il riutilizzo degli oggetti è uno dei tanti temi legati alla sostenibilità. Questo è l'unico appiglio legato alla sostenibilità o avete magari anche in fase di produzione? 

«Ne abbiamo veramente tanti ed è uno delle elementi che hanno costituito la nostra ricerca sul prodotto sin dall'origine. Non solo il prodotto è sviluppabile anche con materiali riciclabili che noi abbiamo, ma può essere anche riciclato. Abbiamo creduto molto nel design sin dal primo momento per renderlo un po trasversale; ma il prodotto può essere utilizzato anche come contenitore per matite, caramelle o quant'altro e può essere utilizzato come elemento di decoro in una cucina piuttosto che in ufficio. Più che una seconda vita, una prima bis».

Parlando appunto di design, da dove nasce l'idea della forma che gli avete dato?

«Abbiamo deciso anche noi di porci la questione e siamo arrivati, non abbiamo individuato un momento preciso, abbiamo capito che il design è sempre stato nel nostro prodotto. Era semplicemente alla ricerca di un momento».