Una collezione d’eccezione quella de Le Coq Sportif lanciata a Milano alla presenza di uno special guest: Marco Tardelli, che a margine dell’evento racconta: “Qual è stata la magia di quel Mondiale? Vincerlo. Siamo partiti come non vincenti e siamo tornati vincitori. E’ stata quella la magia. Abbiamo avuto una grande persona che ci ha guidato. Lo abbiamo seguito, lui ci ha assecondato e anche sgridato”.

Tra i diversi temi toccati da Tardelli c’è il significato di vestire la casacca Azzurra: “La maglia italiana dovrebbe essere ‘l’unica pelle’ che ha un calciatore. Noi avevamo voglia e passione per questa maglia”, e la nazionale del ct Mancini, che per l’ex giocatore “sta facendo un ottimo lavoro, sta cercando di trovare giovani. Ma, si deve avere pazienza e soprattutto la speranza di trovare un fuoriclasse come Totti, Baggio, Del Piero, che però al momento non vedo ancora”. La chiusura è dedicata a Barella che Tardelli avrebbe voluto in squadra con sé nell’’82 “è un giocatore importante. Dà sempre tutto quello che ha”.

Quarant’anni dopo…

Tutti, dal più grande al più piccolo, sanno cosa è accaduto quella notte del luglio 1982, quando i 22 ragazzi italiani sono saliti sul tetto del mondo. È stata l’opera d’arte calcistica che ha segnato la storia sportiva del nostro Paese e l’azzurro vivo delle maglie Le Coq Sportif, indossate nella celebre notte di Madrid. A quarant’anni di distanza, lo storico brand di abbigliamento sportivo, celebra le leggende del 1982 e le immortali giocate di quell’indimenticabile estate.

La capsule collection per gli azzurri dell’’82

Per rendere omaggio a quegli istanti è nata una capsule collection dedicata, realizzata in collaborazione con l’A.S. Velasca (partner di Le Coq Sportif dal 2017) e con numerosi artisti del panorama internazionale, creando così un ponte tra il passato e il presente del marchio. La t-shirt azzurra e la t-shirt bianca riprendono i tradizionali colori delle maglie da gara e, speculare al logo del partner tecnico, risalta lo storico scudetto tricolore con la bianca torre Velasca a sorreggere l’anno della vittoria. Il crest è stato disegnato dal giovane designer Thomas Signollet.

Un 82/22, realizzato dall’artista Patrizia Novello, con effetto rilievo in tonalità verde-bianco-rossa si colloca al centro e sulla schiena della maglia home; in tonalità blu e grigia (come il colore della maglia indossata dal portiere) sulla maglia away: una celebrazione dell’anniversario che riprende il numeratore delle sostituzioni dell’A.S. Velasca.

La felpa full-zip bianca reversibile e l’inno

La punta di questa capsule è rappresentata da una felpa full-zip bianca reversibile, omaggio al completo con cui Marco Tardelli e compagni cantavano l’inno prima dell’inizio delle partite. Un lato è un vivo e fedele ricordo della felpa del 1982 impreziosita dalle righe blu sul colletto, sulle basi delle maniche e della vita. L’altro lato è un racconto delle storiche tappe che hanno scandito il viaggio verso la vittoria finale contro la Germania. I disegni dell’artista Emmanuel Mousset (realizzati con inchiostro di China) ripercorrono infatti le più note gesta delle leggende dell’82, rivisitate con uno stile unico: dall’esultanza di Marco Tardelli dopo il famoso gol del 2-0 in finale, alle stringenti marcature su Maradona.