Il cantiere di lavoro diventa “digitale” e più sicuro grazie a LoJack Italia, azienda di intelligenza connessa che aiuta le aziende e le persone a tracciare, monitorare e recuperare veicoli e asset vitali.

La svolta, annunciata dalla società del Gruppo CalAmp (Nasdaq: CAMP), è destinata a rivoluzionare le modalità operative all’interno dei cantieri, aumentando la protezione di macchine e attrezzature da lavoro utilizzate, attraverso un loro attento e puntuale monitoraggio.

Le nuove soluzioni offerte da LoJack su questo segmento di mercato si muovono in due direzioni. Una, più tradizionale per l’azienda, riguarda il rilevamento e recupero dei mezzi rubati. La seconda concerne il controllo dei parametri vitali dei mezzi e delle attrezzature impiegate.

L’intervento di LoJack in caso di furto ha portato a consolidare un tasso di recupero pari a 8 mezzi su 10 rubati, grazie alla tecnologia unica in radio-frequenza dei dispositivi installati a bordo delle macchine, a una centrale sempre operativa e al servizio del cliente in ogni momento del giorno e a un team sicurezza che supporta sul campo le Forze di Polizia nelle attività di localizzazione, recupero e restituzione del veicolo al proprietario.

Garantire un elevato tasso di recupero appare ancora più significativo in questi mesi, in cui si è registrato un nuovo aumento dei furti di questi mezzi. Ogni furto di una macchina movimento terra provoca un danno pari al valore del mezzo, che può variare dagli 80mila ai 300mila euro, e compromette l’operatività del cantiere in cui è impiegata.

La protezione della tecnologia LoJack si estende anche alla vita di tutti i giorni del cantiere, popolato oltre che da veicoli, anche da numerose componenti e oggetti, finora inanimati e non in grado di comunicare, spostati sporadicamente, ma di cui spesso si perdono le tracce, perché sottratti o semplicemente dimenticati. Le soluzioni telematiche LoJack trasformano questi oggetti tradizionali in “asset digitali” che comunicano in ogni momento la propria posizione, lanciando alert quando sono a rischio.

Grazie a una serie di sensori dotati di tecnologia bluetooth è quindi possibile identificare tutte le attrezzature, gli accessori e altre componenti presenti in uno specifico cantiere. È così possibile localizzarli, conoscere in ogni momento quali accessori sono associati ad una certa macchina, oppure se un attrezzo sta entrando o uscendo da un cantiere e avere una visione in tempo reale della composizione dei magazzini, dando vita a un vero e proprio inventario digitale.

Inoltre, la tecnologia LoJack permette al fleet manager di monitorare altri parametri vitali come le ore di effettivo utilizzo delle singole macchine; un elemento che si rivela essenziale sul fronte della manutenzione preventiva, consentendo di pianificare per tempo i tagliandi di revisione e anche di ricevere alert al raggiungimento del limite entro il quale avviare la fase manutentiva, evitando guasti e fermi.

Altri parametri monitorati sono le ore di funzionamento della presa di forza, per conoscere le ore di utilizzo della piattaforma aerea e quindi di utilizzo del braccio meccanico, oltre ai parametri per conoscere la posizione, il chilometraggio, l’accensione e lo spegnimento e i tragitti precorsi dal mezzo.


Eravamo abituati a concepire il materiale da cantiere come oggetti inanimati e anche per questo spesso se ne perdevano le tracce  ha osservato Massimo BragaVice President e Direttore Generale di LoJack Italia - In un mondo in cui tutto è digitalizzato e ogni oggetto nella nostra vita è in grado di comunicare con noi, mancavano proprio le attrezzature dei cantieri. Ora, anche grazie alle nostre soluzioni, il cantiere è sempre più digitale e la sua gestione diventa più efficace e puntuale”.