Over 55 femminile, una telefonata e si parte

Una telefonata è bastata per riaccendere gli entusiasmi, l’idea di tornare a calcare il parquet dopo tanti anni di inattività prevale su tutto. Anche sulle oggettive difficoltà di creare un gruppo di atlete in grado di stare in campo con la sufficiente preparazione fisica. “Quando lo scorso ottobre Annamaria Meterangelis mi ha chiamata per chiedermi se ero disposta a fare il Team Manager di una squadra femminile Over55 – rammenta Mabel Bocchi, icona del nostro basket femminile - sono rimasta un po’ stupita. Ma il basket è cosa che rimane nel sangue, a discapito dell’età

Primo raduno, un mese dopo

Detto fatto, Annamaria Meterangelis, Luisa Corallo e Maria Luisa Premier si attivano per creare il gruppo di giocatrici. Un mese dopo quella telefonata, il primo raduno. “Ci siamo subito accorte che molte di loro non ce la facevano, troppi anni di inattività avevano lasciato il segno. Ma non ci siamo abbattute” Al gruppo si aggregano ex giocatrici si Serie A, qualcuna di loro, come Maria Luisa Premier, ha giocato anche nella Nazionale maggiore. Non ultima, Polina Tzekova. Un centro di 193 centimetri che ha partecipato ad Olimpiadi, Mondiali, Europei, aggiudicandosi anche l’anello WBNA negli Stati Uniti.

Tenuta fisica, primo problema da affrontare

A marzo 2023 il roaster è completato, a guidarlo coach Di Piazza. Si lavora per andare ai Campionati Europei di Albufeira, in Portogallo. La qualità c’è, il problema è la tenuta fisica. “Facciamo un paio di raduni al mese, nei weekend. Poi a casa, a fare preparazione fisica. Consapevoli che le nostre avversarie partono avvantaggiate rispetto a noi” Soprattutto manca l’abitudine a competere. “Alla prima partita, contro l’Ucraina, siamo entrate in campo emozionatissime. Era la nostra prima partita vera. Per tutto il primo tempo siamo state bloccate, poi il maggiore tasso tecnico ci ha permesso di portare a casa il risultato

Europei, grande difesa ma è mancato il tiro

Le lacune, nel percorso, emergono però evidenti. “E’ mancato il tiro, abbiamo avuto percentuali ridicole. E’ naturale, quello ce l’hai solo se ti alleni in palestra” Le precarie condizioni fisiche obbligano coach Gabriella Di Piazza a fare rotazioni continue. “In compenso abbiamo avuto una grande difesa, sia a zona sia a uomo - sottolinea Annamaria Meterangelis – Anche se, a onor del vero, sulla difesa a uomo dobbiamo migliorare, giocare a uomo comporta più aiuti e un forte dispendio di energie. Dobbiamo incrementare la preparazione fisica”

Polina Tzekova, un esempio da seguire

Autentica star della squadra, Polina Tzekova. “Polina ha fatto la differenza fisicamente, ha un buon tiro da tre e sa giocare spalle a canestro – rammenta Annamaria Meterangelis - Ha attirato le difese, rendendo le compagne più libere nei movimenti” Questione di mentalità. “Polina è una ragazza dell’Est, ha un approccio diverso - puntualizza Mabel Bocchi - All’estero il Maxibasket fa parte delle federazioni, molte delle nostre avversarie hanno iniziato con l’Over40. Da noi, invece, la Federazione è completamente sorda nei confronti del Maxibasket. Per portare avanti il nostro progetto ci siamo dovuti associare alla Fimba”

Grande umiltà, la forza della squadra

Lacune a parte, la forza di questa squadra è nella grande umiltà e nello spirito di condivisione.Quando hai giocato a certi livelli - spiega Annamaria Meterangelis – ti basta anche uno sguardo per capire. E’ come se condividessi un linguaggio comune” Le difficoltà comunque non mancano, la condizione atletica non è più quella di quando giocavano in serie A. “Ma la tecnica non si perde, e l’umiltà con la quale tutte le ragazze hanno saputo affrontare le difficoltà ci ha permesso di superare ostacoli impegnativi come la partita dei quarti contro la Gran Bretagna”

Condivisione su tutto, anche fuori dal campo

"L’amalgama del gruppo ci ha permesso di superare ogni difficoltà conferma Mabel Bocchi - Le ragazze si scambiano ogni pensiero, anche fuori dal campo, anche oltre il basket. Si cercano, si vogliono bene. Una cosa rara da trovare, a questa età. Quasi un miracolo”

Pesaro 2024, obiettivo dare continuità ai risultati di Albufeira

Un ottimo punto di partenza, per il prossimo appuntamento di Pesaro 2024. Ora però tocca prepararsi in maniera diversa. “Le ragazze devono affiliarsi a qualche club, per riuscire ad allenarsi almeno due volte a settimana. Ed arrivare a Pesaro l’anno prossimo nella giusta condizione fisica. Il Maxibasket femminile - conclude Mabel Bocchi - è ormai una realtà, il successo di Albufeira non deve rimanere un episodio isolato