La pausa, tanto meritata quanto sperata, per ricaricare le pile, fare ammenda dei propri errori e cercare soluzioni in chiave mercato che possano spingere questo giovane Milan verso quel miglioramento tanto sperato e spesso citato dal direttore Paolo Maldini, vale a dire lo Scudetto.

Milan, c'è bisogno del mercato di gennaio per rinforzare la rosa

Che questo Milan abbia bisogno di qualche ritocco è chiaro. L’infortunio di Kjaer ha lasciato un vuoto importante in difesa, lì dove dietro ai titolari Romagnoli e Tomori non c’è molto: Gabbia è apparso ancora acerbo, Kalulu è adattato. Si spera di centrare l’acquisto giusto, come spesso accaduto in questa zona di campo: a gennaio, infatti, negli anni sono arrivati proprio Kjaer e Tomori, i due titolari indiscussi di Pioli.

Calciomercato Milan, tutti i nomi per la difesa

I nomi sul taccuino sono sempre gli stessi: da Bremer e Milenkovic, che conosco bene il campionato italiano, fino a Christensen, con la pazza idea Rudiger lì in fondo, nascosta in un cassetto, figlia della volontà di strappare l’ex Roma al Chelsea in quanto in scadenza di contratto. Di certo quello degli infortuni, ad oggi, è un caso aperto in casa Milan: «Se abbiamo trovato una soluzione al problema? No, sinceramente no - le parole del direttore dell’area tecnica del Milan, Paolo Maldini - spingiamo i giocatori al massimo, questo potrebbe essere un motivo». I ritmi vertiginosi richiesti da Pioli, mostrati soprattutto nella prima parte della stagione, potrebbero essere dunque il motivo che ha portato il Milan, ad ottobre, ad avere ko un numero record di infortunati in contemporanea, ben dieci: «Ma nel post lockdown, giocando ogni tre giorni, avevamo gli stessi giocatori e facevamo le stesse cose - precisa ancora Maldini - da un anno all’altro può succedere l’imponderabile, ma questo non vuol dire che non faremo un’analisi approfondita sui nostri errori».

Nomi nuovi anche per l'attacco in chiave mercato

E c’è chi parla di errori anche in fase offensiva: appoggiarsi esclusivamente su Ibrahimovic e Giroud, che assieme raggiungono quasi gli 80 anni, finora è apparso un azzardo. Lo svedese, finora, ha saltato dieci gare per infortunio e una per scelta tecnica; tante, troppe assenze sommate a quelle del francese, rimasto fermo ai box otto volte per problemi fisici e una per scelta tecnica. Senza dimenticare che, come terza scelta, si è deciso di puntare su un giovane di bellissime speranze, Pietro Pellegri, reduce però da oltre due anni di infortuni. E il risultato è stato sette gare fermo ai box anche lui, sole sei presenze ed un totale misero di appena 127 minuti giocati.

Il sogno è Origi

Motivo per il quale la società si sta muovendo anche sul fronte offensivo: il profilo cercato è quello di un giovane in rampa di lancio (Scamacca) o di uno già pronto per il campionato italiano. I nomi in quest’ultimo caso sono quelli di Julian Alvarez del River Plate, Randal Kilo Muani del Nantes e Divock Origi del Liverpool, con quest’ultimo che in Champions ha dimostrato tutte le sue qualità andando a segno proprio contro i rossoneri. Il belga, oltretutto, potrebbe liberarsi per una cifra contenuta, circa 12 milioni di euro.