Si è svolta al Kennedy l'assemblea ordinaria dei soci del Milano 1946 che ha approvato all'unanimità la nuova composizione del Consiglio formato da Alessandro Selmi (presidente), Sheila Clifford, Marco Giulianelli, Stefano Lusian, Marco Meazza, Fabrizio Monanni, Ennio Paganelli, Elia Pagnoni, Raoul Pasotto, Giancarlo Piazzi, Giuseppe Pizzi, Tiziana Rombi.

Milano 1946, il presidente Selmi traccia il bilancio della stagione

Il presidente Selmi ha tracciato un bilancio della stagione del Milano 1946: a fronte di risultati negativi come la retrocessione in serie B ci sono dati altamente positivi come il nuovo record di atleti tesserati (240), l'iscrizione ai campionati di tre formazioni seniores e sette giovanili, l'investimento su tecnici qualificati per il settore giovanile (Franco, Ramirez e il nuovo arrivato Macias), l'ottimo funzionamento dell'area ricreativa e del merchandising oltre ai risultati economici che vedono chiudere la stagione con un piccolo attivo.

Baseball Milano 1946 e il progetto Sraffa

Selmi presidente del Baseball Milano 1946 ha poi ricordato l'evento organizzato da Hugo Boss come esempio delle potenzialità del Kennedy e ha messo il progetto Sraffa (nuovo campo per il softball e il baseball ciechi) tra i principali obbiettivi futuri. “A fine mese – ha affermato Selmi - il nuovo Consiglio di Istituto dello Sraffa discuterà il nostro progetto di presa in concessione dell’attuale campo da calcio per la sua trasformazione in un campo da softball regolamentare, un diamante per il baseball ciechi e un campo da calcio a 7 sulla parte centrale dello spazio.

Il progetto è piaciuto a Città Metropolitana che lo ha segnalato alla scuola e ha intenzione di portarlo a compimento, al netto di eventuali veti della scuola stessa. La presentazione del progetto insieme alle due associazioni di baseball ciechi di Milano, Lampi e Thunder’s, è stata apprezzata anche dalla Preside in un incontro svolto in ottobre. Il progetto prevede un cospicuo investimento ammortizzabile in 10 o più anni di concessione diretta dalla Città metropolitana e sarà sostenuto da alcune importanti donazioni, ma prevede ulteriori sostegni da cercare dopo aver avuto la conferma dalla scuola.

In ogni caso si ritiene questo progetto spendibile in contesti aziendali o presso fondazioni che mettano al centro della loro politica di sostegno la disabilità e l’inclusione. E comunque, senza un allargamento degli spazi a disposizione delle squadre, che continuano a crescere, la nostra attività nei prossimi anni potrebbe avere forti limitazioni”.