E' scomparso a 77 anni il giornalista e telecronista Rai Marco Lucchini. Per vent'anni è stato la prima voce delle telecronache del baseball sui canali Rai, comprese le Olimpiadi di Barcellona e Atlanta, ma anche volto noto di "Novantesimo minuto". Da sempre amico del Milano, in gioventù era stato un giocatore delle nostre giovanili e negli anni Settanta ha creato un centro di addestramento al baseball per ragazzi.

La nota del Milano Baseball

 

Se n’è andato anche Marco Lucchini – si legge nella lunga nota del Milanobaseball - Ed è un baseball sempre più solo quello che piange la scomparsa di chi è stato il più popolare e longevo telecronista del nostro sport. Dopo la sua memorabile spalla tecnica, Giancarlo Mangini, ci ha lasciato a 77 anni anche la prima voce, il giornalista Rai che ha accompagnato quasi tutte le telecronache sui diamanti italiani, e non solo, dagli anni Ottanta ai primi anni Duemila. Quando la sintesi di una partita di campionato, e tantissime volte anche la diretta, andava in onda su Rai 2, su Rai 3 o su Rai Sport, la voce inconfondibile che l’accompagnava era quella di Lucchini. Milanese di Porta Volta, Marco non è stato un telecronista “prestato” al baseball o semplicemente un giornalista che ha incontrato occasionalmente questo sport sulla sua strada professionale, ma nel baseball ci è veramente cresciuto, giocandolo da ragazzino nelle giovanili del Milano. E ricordava di quando la sua squadra aveva ereditato le casacche del glorioso Seven Up nei primissimi anni Sessanta. Poi si era dedicato addirittura alla crescita dei giovani, fondando un centro di addestramento al baseball che aveva chiamato Baggio, in riferimento alla zona in cui è sorto il Kennedy, un piccolo vivaio durato qualche anno in cui sono cresciuti anche alcuni giocatori approdati poi alla prima squadra dello stesso Milano, come l’ex capitano rossoblù Manolo Lanaro e lo stesso Raoul Pasotto, attuale direttore tecnico della nostra società.

Contemporaneamente Lucchini muoveva i primi passi da giornalista, collaborando con Tuttobaseball e con la Gazzetta dello Sport, fino ad approdare in Rai dove andrà ad occuparsi di calcio alla redazione milanese, con tanti servizi nelle rubriche del TG2, da Sabato Sport a Domenica Sprint, fino ad apparire in quella grande sarabanda di personaggi che era Novantesimo Minuto, il programma condotto da Paolo Valenti che diffondeva tutti i gol della domenica, subito dopo la conclusione delle partite che ai tempi si giocavano tutte in contemporanea al pomeriggio. Lucchini era spesso l’inviato a Como o a Cremona, a Bergamo come a Piacenza, per non dire ovviamente di San Siro.

Per molti anni è stato poi telecronista del golf e del pattinaggio su ghiaccio, ha commentato qualche Superbowl di football, ma, come detto, è stato soprattutto il telecronista dei diamanti. Lo ricordiamo spesso al Kennedy, come su tanti altri campi ovviamente, ma anche alle Olimpiadi di Barcellona e di Atlanta, per non dire dei Mondiali italiani del 1988 e ’98 o dei fantastici Europei di Nettuno del ’91. E lo ricordiamo ogni tanto al Kennedy anche negli ultimi anni, da semplice “suiveur”, sempre con il piacere di ritornare al suo vecchio gioco. Magari tra critiche e polemiche, ma sempre dettate da una vecchia passione. Ciao Marco, grazie per averci raccontato tante ore di baseball. Quando ci illudevamo ancora di poter essere uno sport come gli altri”.