Mettere fieno in cascina per assicurarsi risultati importanti di stagione in stagione. E Michele Sarzilla di fieno in cascina agli Sprint World Championship di Amburgo ne ha messo tanto. Una prima edizione, una formula tanto esaltante quanto crudele, che prevedeva eliminatorie e rispescaggi venerdì 14 luglio e la finalissima sabato 15, su distanza super sprint. Veloce, anzi velocissima. A raccontare come è andata è proprio lo stesso Michele: “Sapevo che sarebbe stata dura dopo una eliminatoria scadente, ma ero determinato a dare il massimo e ottenere una qualificazione nel ripescaggio. Ma ho commesso un errore in T2 (la zona cambio dal ciclismo alla corsa, ndr) e da quel momento la mia gara è finita. Cerco di prendere il lato positivo di queste gare “fast and furious”: ho nuotato bene e sono migliorato in alcuni piccoli dettagli… ma per fortuna Parigi non è su distanza super sprint”. Al via anche il cileno Gaspar Riveros, purtroppo uscito dai giochi dopo la semifinale. A laurearsi campioni del mondo sono stati il neozelandese Hayden Wilde (19’26”) e la francese Cassandre Beaugrand (21’35”). 

Sarzilla: “Sempre un onore rappresentare l’Italia”

Amburgo ha assegnato anche il titolo mondiale “mixed relay”, la gara a staffetta composta da due uomini e due donne disputata domenica 16 luglio sempre su distanza super sprint. L’Italia, difesa oltre che da Sarzilla, da Ilaria Zane, Verena Steinhauser e Gianluca Pozzatti, è giunta nona in 1:23’41”. A vincere è stata la Germania con il tempo di 1:22’08”. “È sempre un onore rappresentare il mio Paese in tutto il mondo, specialmente di fronte a un pubblico così straordinario. C'è ancora molto da imparare e migliorare, ma personalmente è stata la mia migliore delle tre gare di questo fine settimana, forse avevo solo bisogno di un po' di tempo per adattarmi a questo format. E ora qualche giorno di riposo prima di andare al training  camp a Sestriere”, ha concluso Sarzilla.

Dall’Ungheria a Recco e Ledro

Nel week end dell’8-9 luglio nella World Triathlon Cup di Tiszaujvaros (Ungheria), disputata sulla distanza sprint, Bianca Seregni ha chiuso in dodicesima posizione con in crono di 59’38”. Hagar Cohen Kalif è giunta 46ª in 1:00’56” e Gaspar Riveros 32° in 53’32”. Sono saliti sul gradino più alto del podio l’atleta di casa Csongor Lehmann (52’18”) e la svedese Tilda Mansson (58’45”). Domenica 9 luglio, invece, Andrea Figini si è imposto nel Triathlon olimpico di Recco (GE), fermando il cronometro a 2:19’49”. Alessandro Mellone si è classificato settimo, in 2:30’12”. Nella stessa giornata a Ledro (TN) Edoardo Petroni e Denise Cavallini hanno tagliato il traguardo del triathlon sprint Ledroman rispettivamente al sesto e settimo posto con i tempi di 59’56” e 1:09’43”. I più veloci sono stati Nicolò Ragazzo (Valdigne Triathlon, 58’14”) e Chiara Lobba (K3 Cremona, 1:06’35”).