Alle Olimpiadi di Tokyo gareggerà la prima atleta trans della storia. Si tratta della neozelandese Laurel Hubbard, che tra l’altro infrangerà anche due record. Il primo riguarda l'età: a 43 anni sarà la più anziana sollevatrice di pesi a partecipare. Il secondo è il traguardo più importante, quello storico. Laurel sarà, infatti, la prima atleta transessuale nella storia dei Giochi.

Atleta trans alle Olimpiadi di Tokyo, Vanbellinghen tuona “Ingiusto”

Hubbard ha cambiato sesso otto anni fa. Da allora ha rispettato tutti i parametri richiesti dal Cio per gli atleti trans. Nonostante tutto la sua partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo è accompagnata da polemiche interne alla comunità dei sollevatori. Tra le voci critiche c'è quella dell'atleta Anna Vanbellinghen. "Sono consapevole – afferma la belga - che la cornice legale per la partecipazione dei transgender è molto difficile da individuare perché le situazioni potenziali sono infinite. Ma chiunque abbia praticato questo sport ad alti livelli sa che questa specifica situazione è ingiusta per lo sport e per le atlete".

Il direttore del comitato olimpico della Nuova Zelanda: tutto il nostro appoggio agli atleti neozelandesi

In difesa di Laurel Hubbard parla il direttore del comitato olimpico della Nuova Zelanda, Kereyn Smith. "Sappiamo – sottolinea Kereyn Smith - che quello dell'identità di genere nello sport è un tema molto delicato, che richiede di trovare il giusto equilibrio tra diritti umani e equità sul campo di gioco. Ma come squadra, abbiamo una forte cultura dell'ospitalità e dell'inclusione e abbiamo rispetto per tutti. Per questo daremo il nostro appoggio a tutti gli atleti neozelandesi”. “Sono grata e onorata della gentilezza e del supporto dimostratomi da tanti neozelandesi”, rimarca Hubbard, che parteciperà nella categoria riservata alle donne che pesano dagli 87 chilogrammi in su.