Si è tenuta presso il Boga Space di Milano la conferenza stampa dal titolo “Padel, quale futuro?”. All’incontro, che è stato un’occasione importante per fare il punto sul fenomeno Padel, tra numeri, nuovi progetti, norme e sicurezza, sono intervenuti: Claudio Galuppini, CEO di Italian Padel; Max Giusti, attore, giocatore imprenditore nel padel, sia in Lazio che in Lombardia; Andrea Rotundo, Responsabile del Dipartimento di Sicurezza Meccanica di TÜV Italia Gruppo TÜV SÜD; Alessandro Tortorici, Playtomic, sistema evoluto di booking nel mondo padel; Luigi Spera, Padel Trend World Expo che ha dato vita alla prima fiera del padel; Denny Cattaneo Pluricampione italiano di padel; Guido Giardini, CEO Spector Padel House, principale format e Academy di padel in Italia e Walter Galliano, fondatore e ideatore del progetto solidale NIDA Onlus.

Come sta mutando il padel

L’evento, moderato dal giornalista Alessandro Lupi, è stato organizzato da Italian Padel in collaborazione con la FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel), il TUV (ente certificatore) e Mr Padel Paddle, principale osservatorio sul mondo del padel che, per l’occasione, ha raccolto una serie di dati inediti relativi a numeri e tipologia di centri e campi. La conferenza è stata anche l’occasione per analizzare questi dati, utilizzandoli per delineare uno scenario di come il settore sta mutando.

Ferrara, fondatore di Mr Padel Paddle: “Incremento del 10% in 6 mesi”

Rispetto ai dati di fine dicembre 2022 (fonte dati Osservatorio sul Padel Mr Padel Paddle aggiornato al 15 giugno) abbiamo avuto un incremento in Italia delle strutture (circoli sportivi, club di padel, strutture ricettive) del 10%, che sono passate da 2.792 a 3.078 (286 in più) - ha commentato Carlo Ferrara fondatore e ideatore di Mr Padel Paddle - Per i campi l’incremento è stato del 13%, da 7.128 a 8.076 (delta di 948 campi). In Lombardia l’incremento è stato più alto, 13% in più di strutture (arrivate ad un totale di 343) e 19% di campi che hanno superato quota mille (1.044 di cui 754 indoor)”.

In linea con i dati raccolti da Mr Padel Paddle si collocano anche quelli di ITALIAN PADEL, società bresciana leader nella costruzione di campi in Italia e in Europa che, di questi 8.076, ne ha costruiti e venduti 2.100 rappresentando il 26% del mercato nazionale italiano.

Un settore scarsamente regolamentato

Nonostante questi numeri, il settore appare ancora scarsamente regolamentato. Per tutelare soprattutto gli aspetti legati alla sicurezza, TÜV Italia – Gruppo TÜV SÜD, ente di certificazione, ispezione, testing e collaudi, ha messo a punto uno specifico protocollo che segna le linee guida per la verifica dei requisiti di sicurezza del campo da gioco, poiché, ad oggi, non esiste uno standard di riferimento specifico per la verifica della progettazione e costruzione dei campi da padel.

Crescita dei campi indoor, Lazio e Lombardia al comando

ITALIAN PADEL ha osservato che ci saranno sempre più campi indoor, specialmente quelli che possono essere aperti lateralmente per giocare anche in periodi con molto caldo e sole. “L’indoor è risultato sempre più apprezzato dai giocatori sia al Nord, anche per ragioni climatiche, sia al centro-sud, dove si assiste oggi a una rincorsa alla copertura” commenta Claudio Galuppini. Gli fa eco Mr Padel Paddle, che rileva infatti che i campi indoor in Italia sono passati dal 32% di fine 2022 al 37% del totale dei campi, varcando la soglia delle 3.000 strutture al coperto. Di questi, ben il 25% è presente in Lombardia.

Sempre secondo Mr Padel Paddle, la regione Lombardia si conferma al secondo posto dopo il Lazio per numero di campi e strutture (la sua incidenza sui campi in Italia è del 13%) mentre è la prima per numero di comuni che possiedono almeno un club di padel sul proprio territorio (ben 224 comuni). Da evidenziare che i nuovi club che stanno nascendo nel Lazio e in Lombardia hanno almeno una media di 4 campi per struttura, che è la soglia minima considerata dagli esperti del settore per garantire la sostenibilità nel medio-lungo periodo di un club, insieme ad altri fattori come la gestione in primis e l’indoor.