Il PalaSharp storico palazzetto dello sport adibito anche e soprattutto ai concerti sorge nel quartiere di Lampugnano, non lontano da San Siro. Una tensostruttura allestita nel 1986 dalla famiglia Togni, dopo il crollo del palasport di San Siro a causa dell'eccezionale nevicata del 1985 a Milano. I milanesi tutti, soprattutto quelli nati tra gli anni 70 e 80 ricordano bene quel colosso (così sembrava allora) che uscendo dalla fermata della metropolitana di Lampugnano ci si ritrovava davanti. Con una capienza massima di 10 045 spettatori la struttura è stata utilizzata dall’anno di nascita fino al 2011. Successivamente abbandonato e vicino alla demolizione, è stato salvato dalle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026. E’ infatti, stato deciso che il Palasharp sarà riqualificato per ospitare l’Hockey di Milano-Cortina.

 

Gli U2, Sting, l’Olimpia Milano al PalaSharp

 

Ma facciamo un passo indietro, a quel 1986 quando il Palasport (crollato per l’abbondante nevicata) avrebbe dovuto ospitare alcuni concerti: gli U2 e Sting solista in Italia. Le date non furono cancellate, ma le esibizioni furono spostate nel Palatenda di Lampugnano, che per circa un decennio fu il palazzetto dell'Olimpia Milano (prima del Forum di Assago) e che negli anni ha cambiato più volte nome. Il primo sponsor fu lo stilista Nicola Trussardi, da cui il nome di PalaTrussardi, al quale seguirono le denominazioni PalaVobis, PalaTucker, Mazda Palace e infine PalaSharp.

 

Rischio demolizione tra eventi politici e ritrovi religiosi

 

Costruito in pratica di abusivismo edilizio è stato per diverso tempo a rischio demolizione. Senza dimenticare i molteplici problemi sorti a causa del volume eccessivo durante i concerti. Nel corso degli anni, il PalaSharp ha ospitato concerti di star italiane e internazionali, è stata la sede di eventi politici, nonché di ritrovi religiosi. Molti anche gli incontri di wrestling organizzati in occasione dei numerosi tour della WWE fra gli anni '80 e '90. Nel 1996 da PalaTrussardi a PalaVobis per via dell'accordo con Vobis, catena commerciale del settore informatico. Nel 2002 la struttura diventa PalaTucker, in seguito all'accordo con la società Tucker. Ma, dopo soli tre mesi, il suo fondatore Mirco Eusebi venne arrestato. Così la struttura per un certo periodo si chiamò solamente Pala.

 

L’abbandono e la rinascita con le Olimpiadi

 

Abbandonato al suo destino nel 2011, l’area del Palasharp è stata identificata come area di interesse di vari progetti, il più concreto ma mai concretizzato, è stato quello per la costruzione di una moschea. Il bando venne vinto dalle Associazioni Islamiche milanesi, ma il progetto fu bloccato. Attualmente l’area antistante alla tecnostruttura è stato adibita a luogo di preghiera il venerdì, mentre durante il resto della settimana è utilizzata per fornire assistenza ai senzatetto.

 

La capienza di quella che diventerà l’Hockey Arena per Milano-Cortina 2026 varierà a seconda dell’evento. Per l’hockey è stata calcolata la presenza di circa 5mila persone, per il tennis e la pallavolo poco più di 6mila. Mentre per i concerti e gli spettacoli 7mila. L’investimento, che sarà sostenuto interamente da privati, è di oltre 7 milioni di euro (stima 2019). Per quanto riguarda l’estetica non ci sono informazioni. Ma i ben informati parlano di una tensostruttura sul modello della Zenith Music Hall di Strasburgo.