Rachele Somaschini non poteva chiedere finale più altisonante, per il suo programma sportivo 2021, dell’ultimo round del Campionato Mondiale Rally (WRC), conclusosi appunto questo weekend con la gara imperniata attorno all’Autodromo di Monza. Il Tempio della Velocità è stato infatti scelto, per il secondo anno consecutivo, come palcoscenico della sfida per i titoli iridati e della premiazione dei campioni del Mondo. Una sfida che, con obiettivi diversi, ha riguardato tutti i concorrenti, impegnati in una tre giorni di prove speciali infide e supertecniche suddivise quotidianamente – tranne la tappa domenicale tutta focalizzata sulla pista - tra circuito e parco di Monza e le Prealpi Bergamasche.

Aci Rally Monza

Rachele Somaschini, al volante della sua Citroen C3 R5, sempre gestita da Sportec Engineering, si è messa dunque per l’ennesima volta alla prova in un’impresa ardua. Un’impresa in cui ha ben figurato, mostrando un miglioramento di ritmo e costanza di andatura, concedendo anche spazio alla spettacolarità di guida, nonostante qualche errore dovuto alla pochissima o nulla esperienza del percorso. Nell’edizione 2020 infatti - la prima in formato WRC e che Rachele aveva disputato - era prevista una sola tappa di montagna, dove molte speciali vennero annullate causa condizioni meteo estreme (pioggia e nevicata eccezionale) e le stesse prove in autodromo furono ridotte a una successione di pozzanghere e fango.

Il 2021

L’importante gara di Campionato del Mondo conclude quindi con soddisfazione e un ulteriore step formativo, questa stagione di “praticantato” che la pilota lombarda ha speso, per la prima volta alla guida di una vettura di categoria Rally 2, affiancata quasi interamente dall’esperto Nicola Arena, nei programmi di Campionato Italiano Rally - dove ha conquistato il titolo femminile – e di Campionato Italiano Rally Terra.

Le parole di Rachele Somaschini

“Sono contentissima di questa esperienza, per quanto difficile - commenta Rachele Somaschini - e per quanto non abbia potuto spingere troppo perché in una gara così lunga e complessa, ultima della stagione, dovevo evitare di fare danni ma privilegiare l’apprendimento. E’ stata un’ottima occasione per chiudere una fase e focalizzarsi sul futuro. L’ambizione è quella di intraprendere un programma significativo, non ho mai nascosto la velleità di disputare l’intero Campionato Europeo a cui mi sono parzialmente già avvicinata, non solo per fare esperienza di gare complesse, ma per concretizzare risultati crescenti in termini di performance".