Squadra rivoluzionata, la voglia di far bene inalterata. Dopo la prima di campionato, nella quale ha letteralmente asfaltato l'avversaria di turno, il Sanga Milano di coach Franz Pinotti punta a un campionato di A2 femminile di alto livello. I recenti acquisti hanno già portato maggiore esperienza, una più evidente consapevolezza, miglioramenti tecnici e tattici. Un gruppo già unito e compatto in campo, nonostante il poco tempo avuto per lavorare insieme sulla preparazione. Di seguito, le considerazioni del coach della squadra, Franz Pinotti, e della capitana, Stefania Guarneri.

Sanga Milano, un organico con le caratteristiche giuste

L’anno scorso abbiamo fatto una stagione straordinaria, abbiamo fatto molto di più di quanto avremmo potuto fare - afferma il coach della squadra Franz Pinotti - Ma le giocatrici, seppure ottime, non avevano le caratteristiche che ci necessitavano. Ci mancava un vero playmaker. Oggi, con l’arrivo di Tayara Madonna, Silvia Viviani e Greta Laube, ne abbiano addirittura tre" Non sono le uniche novità. "Sotto canestro, dove eravamo carenti, abbiamo ora Emese Vida che vanta alcuni campionati di Serie A1. Un bagaglio di esperienza utile a tutti. E a completare gli acquisti importanti, Elisabetta Penz" Proveniente da quella squadra, il Moncalieri Basketball, che l’anno scorso ha battuto il Sanga Milano nella finale playoff del Girone Nord.

Il gruppo c'è, si punta in alto

"Anche se abbiamo perso Susanna Toffali e Marta Meroni – prosegue Franz Pinotti - siamo nettamente più equilibrati nei ruoli e ciò ci permette di essere più competitivi. E il gruppo, già dai tornei e dalle amichevoli estive disputate contro squadre importanti (come Basket Team Crema, A.S. Vicenza , Cestistica Spezzina e Brixia Brescia), ha dimostrato di esserci. D’altronde la capacità di creare gruppo all’interno della squadra è parte integrante della filosofia di Sanga Milano. La nostra storia ne è la prova” Una squadra nuova, rivoluzionata. Ma con le idee chiare e progetti ambiziosi. “Crema ha costruito un organico formidabile, è l’indiscussa candidata alla vittoria finale della stagione in corso. Dietro di lei, Castelnuovo Scrivia del coach Federica Zara. Poi Alpo Basket Villafranca, Delser Udine, A.S. Vicenza. Ma nel gruppo c’è anche Sanga Milano, puntiamo a stare in alto nella classifica. E a giocare la finale di Coppa Italia

Maggiore esperienza, in campo maggiore serenità

Della squadra dell’anno scorso sono rimaste solo in tre. “E’ cambiato il nostro stile di gioco, abbiamo molte più soluzioni di gioco a nostra disposizione – spiega Stefania Guarneri, capitana della squadra ed una delle tre “superstiti” della rivoluzione in casa Sanga Milano – Abbiamo un maggior bagaglio di esperienza, che ci porta, tra le altre, Tayara Madonna. Oggi, grazie ad esso, riusciamo a gestire meglio alcune situazioni. Non abbiamo più quella frenesia che ogni tanto, nella passata stagione, caratterizzava le nostre azioni. In campo ci troviamo bene. Merito anche del ritiro che, come ogni anno, abbiamo fatto a Chiavenna. Occasione giusta con la quale creare il giusto amalgama tra noi. Perché ciò che si vive fuori si riesce a portare in campo. E se si sta bene insieme, ci si diverte. E se ci si diverte, si gioca meglio e con più serenità

Tifosi di nuovo sugli spalti, la carica giusta

L'obiettivo è comunque stare tra le prime. “Inutile nascondersi, il nostro girone è competitivo. Guardiamo tutti con rispetto, come ci insegna il coach. Ma ciò non ci impedisce di puntare a fare un grande campionato e migliorare ancora dopo la bella stagione dell’anno scorso” Miglioramenti che, per Stefania Guarneri, devono essere anche personali. “Se una persona non si sente arrivata può sempre migliorare. In questa stagione metterò in campo tutta la mia grinta, come sempre. Ma certamente voglio crescere sotto l’aspetto della lettura di gioco. Per cogliere tutto quanto la pallacanestro mi può ancora dare” Ad aiutarla, un modo ritrovato di vivere la stagione. “Tornare a giocare in un palazzetto con il pubblico presente è emozionante. E’ bello voltarsi indietro a fine partita e vedere amici, parenti e tifosi riporta tutto alla normalità. Il calore dei tifosi ti carica, ti da quella voglia di fare le cose non solo per te, per la squadra, per la società. Ma anche per loro. È tutto più bello