Filippo Della Vite ha appena 21 anni ma già un curriculum da sciatore alpino fatto di una medaglia d’argento ai mondiali juniores, un secondo posto in Coppa Europa e uno nella South American Cup. Nato a Bergamo il 4 ottobre del 2001, l’undicesimo posto maturato ad Adelboden il 7 gennaio 2023 in Coppa del Mondo gli è valsa la convocazione in vista del Mondiale che si terrà in Francia, a Méribel e Courchevel, dal 6 al 19 febbraio: «Vado per fare una bella gara, non mi interessa esserci per puntare solo a chiudere la prova». L’abbiamo incontrato a Milano, a margine di uno shooting fotografico di Pulsee Luce e Gas, brand di energia domestica di cui Elena è testimonial.

Filippo, ci spiega perché deve tutto a suo padre?

«Gli è sempre piaciuto sciare, non ha mai avuto la possibilità di praticarlo come sport; io, grazie a lui, scio da quando ho tre anni e da lì non ho più smesso. Mi divertivo, mi piaceva il contesto. Non ho mai preso lezioni da maestri, mio padre pensava di esserlo lui». 

Filippo Della Vite

Filippo Della Vite

Lei ha detto ‘Non ho scelto la velocità perché ho paura dei salti...’

«Ho un blocco, non riesco ad andare oltre. L’idea di una caduta mi spaventa, diciamo che sto gareggiando tanto in Super-G per adattarmi. Un mental coach? Non penso possa servirmi. In compenso vado da un nutrizionista, anche se devo ammettere che non riesco a rispettare tutto».  

Un suo punto di forza, secondo quanto ci ha detto, è la testa, che è anche il suo punto di debolezza però.

«Punto di forza perché non penso tanto quando gareggio; quando sono in partenza non ho pressioni addosso e riesco a spingere a tutta fregandomene di quello che la gente pensa; ma anche di debolezza, perché ogni tanto ho buttato via una gara perché non ho riflettuto una volta di più».  

Filippo Della Vite

Secondo lei nella squadra femminile c'è più talento che in quella maschile?

«I numeri parlano, ma non penso ci sia una spiegazione; il talento è un dono, puro e cristallino, o ce l’hai o non ce l’hai. E chi ne ha di più, vince».

E lei, ha talento?

«Penso di sì; ho vinto, ho dimostrato e raggiunto risultati buoni. Mi manca l’esperienza, per quello serve tempo».

Filippo Della Vite

Tra pochi anni ci saranno i giochi olimpici di Milano-Cortina 2026

«Mi piacerebbe arrivare da protagonista, non da ultimo arrivato; vorrei gareggiare per una medaglia, ma mancano tre anni e può succedere ancora di tutto. Non voglio diventi un chiodo fisso, preferisco pensare anno dopo anno. Sperando ovviamente di vincere sempre».