Il fortissimo linebacker ventiduenne Tiberio Calbucci settimana scorsa è stato aggredito e non potrà essere in campo come previsto per la fase finale della preparazione in vista dell’inizio del campionato fissato per il 10 giugno. Tiberio, intervenuto per sedare una rissa nella discoteca di Urbino dove lavora, è stato raggiunto da una raffica di pugni: “Risultato”, ricorda… “due fratture scomposte alla mandibola”.

Tre placche d’acciaio e due elastici

Tiberio è ora ricoverato ad Ancona in attesa dell’operazione. “Spero proprio intervengano presto: non c’è la faccio più a stare con la faccia rotta, senza mangiare e bere”. La prognosi è impegnativa: “Per ora i dottori mi hanno detto solo che l’operazione consisterà nel fissare la mandibola con tre placche d’acciaio e due elastici. Poi tre controlli, dopo 15/30/60 giorni”.

Tiberio però pensa ad altro. “I presupposti per la squadra sono di livello per quanto riguarda l’organizzazione, gli allenatori e i giocatori. Nei camp fatti ho visto in difesa un livello molto alto. Purtroppo, perderò la fase finale di preparazione, ma spero di dare il mio supporto anche dalla panchina. E di rimettermi, per un campionato lungo e molto competitivo”. Tiberio è “figlio d’arte”: “Già, e mio padre sa bene cosa vuol dire infortunarsi e stare lontano dal campo: è qui a incoraggiarmi per una ripresa rapida ed efficace”.

Calbucci: “Voglio unirmi alla squadra il prima possibile”

E certo Paolo Mutti, presidente dei Milano Seamen, non è meno incoraggiante: “Siamo veramente dispiaciuti per quello che è successo e attendiamo notizie sull’esito dell’operazione, fiduciosi di una veloce ripresa. Lo aspettiamo con le braccia aperte”. “Il mio obiettivo? - conclude Calbucci - raggiungere i miei compagni di squadra prima possibile”.