Tutti i numeri di Zlatan Ibrahimovic. Due spezzoni di partita, un totale di appena 43 minuti di gioco, che hanno però portato in dote al Milan due reti e un totale di sei punti in classifica. Si riassume con questi numeri l’attuale rendimento stagionale di Ibrahimovic con il Diavolo. Poca roba, verrebbe da dire analizzando solo ed esclusivamente le statistiche, ma se si guarda oltre c’è molto di più.

Tutti i numeri di Zlatan Ibrahimovic

Già, perché basta la presenza del gigante svedese in campo per mettere in soggezione chiunque e cambiare la partita. Se ne erano resi conto, lo scorso 12 settembre, i giocatori della Lazio. In quell’occasione Ibrahimovic entrò al 60’ in sostituzione di Rafael Leao e impiegò sei minuti prima di andare a segno, sfruttando un assist di Rebic e una dormita colossale della difesa, diventando lo straniero più anziano ad aver segnato in A (battuto il record di Bruno Alves, in gol a 39 anni 5 mesi e 19 giorni). Sabato sera, nella sfida contro il Verona, i tempi si sono ancora di più accorciati, visto che lo svedese è entrato in campo al 77’ in sostituzione di Bennacer e che un minuto dopo, nel tentativo di anticiparlo, Gunter ha messo la palla alle spalle del proprio portiere per il gol che ha sancito il 3-2 finale.
Basta averlo in campo, Ibrahimovic. Una presenza che da sola incute timore e mette in difficoltà qualsiasi difensore. Vero, c’è da chiedersi se un giocatore di 40 anni e con un fisico che inizia ad avere alti (pochi quest’anno) e bassi (molti) possa essere utile alla causa rossonera; ma, visti i numeri e l’inerzia che assumono le gare quando scende in campo, la risposta appare ovvia e lapalissiana. Tutti i numeri di Zlatan Ibrahimovic? Eccoli.

La perfetta comunicazione di Ibra

Di certo lui, Zlatan, ama stare al centro dell’attenzione. E la sua bravura è far tramutare, mediaticamente, un problema in soluzione. O, comunque, distogliere l’attenzione dal fatto che il suo fisico scricchiola più del dovuto per spostarla su quanto si vede realmente in campo. Come oggi, nella sua condivisione social quotidiana, dove con un copy accattivante come «Voi camminate, io volo» lo svedese ha postato la sua foto mentre cerca di concludere a rete in rovesciata nel match di sabato sera contro il Verona a San Siro. Una rovesciata mancata, uscita fuori a metà, ma che Ibra ha sfruttato ancora una volta magistralmente.

In campo in Champions per battere un altro record

E chissà che Pioli non decida di mandarlo in campo martedì, ad Oporto, nel match contro i padroni di casa del Porto valido per la terza giornata del girone B di Champions League. Una sfida fondamentale per i rossoneri, assolutamente da vincere se si vuole nutrire ancora qualche speranza di passaggio del turno. E per Ibrahimovic ci sarebbe la far suo un altro record, segnare nella più importante competizione europea per club alla veneranda età di 40 anni e 16 giorni: finora il record lo detiene Willy Olsen, che nel 1960 segnò all’Ajax con la maglia del Fredrikstad a 39 anni e 218 giorni. I tempi sono maturi, Ibra ha voglia di stupire ancora.