È iniziata oggi, dal centro Pavesi Fipav di Milano, la nuova era di Julio Velasco. L'allenatore, fresco dimissionario dalla UYBA di Busto Arsizio, è stato presentato come nuovo C.T dell'Italvolley femminile.

Il contratto, biennale, partirà comunque dal primo gennario 2024 e l'argentino, verrà affiancato da Massimo Barbolini suo secondo e da Lorenzo Bernardi che entrerà nello staff.

Allenatori di A1, ma in quanto vice non vincolati dal "divieto" di doppio incarico imposto dalla Federazione italiana pallavolo, tra gli argomenti della presentazione di oggi.

L'argentino ha parlato a lungo toccando vari temi. "Come prima cosa volevo ringraziare la UYBA perché è stata l’unica squadra femminile a chiamarmi e a propormi un contratto in A1. La situazione venutasi a creare con Busto Arsizio non è stata delle più facili. Quando chiama la nazionale bisogna fermarsi. Il meglio per tutti era, ed è stato quello di dimettermi senza alcun tipo di problema. Voglio ringraziare le atlete della UYBA, un gruppo fantastico che mi ha insegnato tanto, allo stesso tempo spero di aver lasciato loro qualcosa del mio lavoro.

Ci tengo tanto a ricordare Giuseppe Brusi, uno dei più grandi dirigenti del nostro sport, che purtroppo non è più con noi, mi voleva vedere nuovamente al comando della nazionale azzurra.

Sono carico e non vedo l’ora di cominciare a lavorare. Vorrei dire una cosa molto importante a cui tengo moltissimo; in tutti questi mesi ho sempre pensato che i commenti rivolti a Davide Mazzanti fossero assolutamente ingenerosi. È un allenatore che ha vinto tanto sia in nazionale che con i club, ma la cosa più importante è che è un’ottima persona. Si è solamente trovato a giostrare una situazione molto complicata. I cicli a volte finiscono e questo aspetto bisogna capirlo. Mi ricordo che Carlo Magri (ex presidente FIPAV presente in sala) mi aveva proposto il prolungamento del contratto, ma io rifiutai proprio perché quando finisce un ciclo bisogna cambiare.

Chi mi conosce sa che sono una persona che ascolta tutti, continuando a imparare, però ho la convinzione che per gestire una nazionale, dove ci sono molti interessi di diverso tipo, le idee devono essere chiare e decise. La mia voglia è la stessa di quando presi nel 1989 la direzione della nazionale maschile.

Sono onorato di questa grande possibilità che la FIPAV mi ha dato. Essere in nazionale rappresenta il massimo traguardo al quale un giocatore e un allenatore possono ambire. Tutti siamo importanti e nessuno è imprescindibile. La disponibilità delle atlete è l’aspetto più importante da tenere in considerazione.

Io lavorerò con l’obiettivo di tenere conto delle volontà delle giocatrici. La linea deve essere comune e il mio ruolo è quello di decidere. Massima disponibilità a essere attento ai problemi personali. Ho allenato la nazionale maschile per sette anni.  Quando i giocatori erano impegnati con i club non li chiamavo perché ho sempre pensato che un atleta quando sta in un club deve essere concentrato sul club, e viceversa. Questi sono aspetti per me fondamentali".

Velasco, a domanda diretta, ha anche fatto capire come Egonu e Antropova giocheranno nel loro ruolo di opposte. Inoltre ha spiegato com fondamenta sia non avere troppe "aspettative...l'unica cosa che posso fare io è cercare una capacità di adattamento alle difficoltà