Una giornata intensa quella di sabato 13 maggio per il DDS-7MP Triathlon Team, cominciata alle prime ore del mattino con la WTCS Yokohama, con al via gli azzurri Bianca Seregni e Michele Sarzilla, e nel pomeriggio la Europe Triathlon Cup a Caorle (VE), con l’israeliana Hagar Cohen Kalif.

A Yokohama la pioggia, caduta per tutta la durata di entrambe le gare (femminile e maschile), complice anche l’abbassamento di temperatura che si è portata dietro, non ha certo reso la vita facile ai triatleti che hanno animato la World Triathlon Championship Series a Yokohama, in Giappone, disputata sulla distanza olimpica (1,5 km di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di corsa) e vinta dalla britannica Sophie Coldwell in 1:53’32” e dal neozelandese Hayden Wilde in 1:42’13”. Bianca Seregni ha chiuso in 22ª piazza in 1:56’41”; Michele Sarzilla ha tagliato il traguardo al 33° posto in 1:45’58”.

Il direttore tecnico Diamantini: “Il risultato di Sarzilla non ci soddisfa”

Michele si è presentato a Yokohama in ottima forma, il risultato non ci soddisfa”, le prime parole del direttore tecnico Simone Diamantini. “Ha fatto un buon nuoto – prosegue Diamantini - nella frazione ciclistica ha avuto qualche difficoltà fisica che si è trascinato anche nella corsa. Bianca, pur sapendo che può fare molto meglio, è stata sempre in gara, si è vista una crescita anche in Giappone: non ha avuto un nuoto facile e nonostante tutto è uscita dall’acqua e ha affrontato la frazione ciclistica in modo aggressivo. A piedi i crampi muscolari causati dal freddo non le hanno permesso di correre come avrebbe e voluto”.

Europe Triathlon Cup: Cohen Kalif arriva 30ma, Diamantini: “Arriva da grandi e piccoli infortuni, buona prova”

Nella Europe Triathlon Cup, corsa a Caorle (VE) sulla distanza sprint (750 m di nuoto, 20 km di ciclismo e 5 km di corsa), Hagar Cohen Kalif si è classificata 30ª con il tempo di 59’41”. La più veloce è stata la tedesca Selina Klamt in 57’29”. “Vedendolo da fuori questo 30° posto potrebbe sembrare un risultato non eccezionale – spiega il direttore tecnico – e invece siamo contenti perché per giungere a questo punto Hagar ha fatto grandissimi sacrifici. Gli obiettivi per lei, a Caorle, erano uscire dal nuoto e riuscire a stare nel gruppo in bici per poi affrontare al meglio la corsa. In acqua è andata molto forte e questo le ha permesso di pedalare nel primo gruppo, mostrandosi brava e pronta a gestirsi. È sempre stata al terzo-quarto posto con un parterre di atleti di alto livello. In questo periodo le frazioni in acqua e sui pedali stanno andando bene, su quella a piedi c’è ancora da lavorare, ma c’è anche il tempo per farlo. Il suo percorso è stato fino a poco tempo fa cadenzato da piccoli e grandi infortuni e battute d’arresto, ma abbiamo sempre avuto fiducia. E continuiamo su questa strada, positivi verso il futuro”.

(Foto: World Triathlon)