Storicamente, il Beat Yesterday Awards è stato il luogo in cui vengono raccontate le imprese straordinarie di persone comuni, premiate dai grandi nomi dello sport. Quest'anno, tuttavia, l'evento ha subito un'evoluzione significativa, aprendosi al pubblico in modo corale e in diretta per la prima volta, a beneficio di Obiettivo3.

Obiettivo3 è nato dall'idea di Alex Zanardi, desideroso di condividere le sue emozioni con il maggior numero possibile di persone e in grado di garantire loro un'opportunità per avvicinarsi al mondo dello sport, anche in presenza di disabilità. L'associazione si dedica all'insegnamento e alla diffusione della pratica sportiva tra i disabili, spesso penalizzati dai costi elevati e dalla difficoltà nell'iniziare. Tra le discipline presenti nell'associazione ci sono il paracycling, il paratriathlon, il wheelchair tennis, il pararchery, il parathletics e lo sci alpino. Il focus dell'evento +è la solidarietà e l'importanza dell'altruismo. In nome di Obiettivo3 e di tutti i ragazzi di Alex, si è potuta portare una testimonianza toccante a riguardo. Questa celebrazione e il suo intento solidale sono motivo di gioia e celebrazione per tutti coloro che ne hanno fatto parte.

Il grande progetto di Alessandro rivela non solo la sua semplice generosità, ma anche la sua riconoscenza per l'azienda sensibile e solidale come Garmin. Quest'ultima ha dimostrato la sua continua fiducia e la sua determinazione nel credere in ciò che fa, proprio come noi di Obiettivo3. La nostra Marketing & Communication Manager, Barbara Manni, ha espresso la sua gratitudine nei confronti di Garmin. Beat Yesterday for Charity rappresenta una novità dell'edizione 2023, progettata con un forte spirito di fusione tra tecnologia e passione. La staffetta indoor è stata organizzata sulla Tacx® NEO Bike, una smart bike all-in-one per l'allenamento indoor, e sugli Smart Trainer del brand. Personaggi noti dello sport, e non solo, si sono alternati sui dispositivi per pedalare a sostegno della nostra causa, culminando in una donazione finale di 10.000 euro.

Durante l'evento, quattro talk hanno approfondito i valori promossi dal Beat Yesterday negli ultimi otto anni. Grazie alle storie coinvolgenti, spesso sconosciute al grande pubblico, siamo riusciti a creare un dialogo fitto e valoriale. La partecipazione di un parterre ricco di personalità ha reso l'evento ancora più significativo.

L'Altruismo è in grado di segnare la storia e cambiarla. Questo è il messaggio che volevamo trasmettere attraverso l'evento. Siamo fieri di aver collaborato con Garmin per promuovere una causa così nobile. La cerimonia del taglio del nastro è stata affidata ad Andrea Berton, noto giornalista e telecronista sportivo nonché protagonista storico dei Beat Yesterday. Con la sua guida, il pubblico si è immerso nell'esplorazione dell'Altruismo nello sport e nella vita. Una narrazione a più voci, articolata grazie alla partecipazione di Davide Cassani, ex CT della Nazionale di ciclismo e riconosciuto come uno dei migliori gregari negli anni '90; Barbara Manni, Marketing & Communication Manager di Obiettivo3 che ha espresso l'impegno della società nel perseguire elevati obiettivi; Emilia Rossatti, giovane star della scherma che ha mostrato un immenso fair play lasciando scadere il tempo durante la finale del campionato italiano under 23 di spada dopo l'infortunio dell'avversaria; e Stefano Viganò, CEO di Garmin Italia. In aggiunta, sulla stessa scena, è stato presente anche Simone Moro, monumento dell'alpinismo. Moro ha condiviso la sua incredibile storia di salvataggio, che gli ha meritato la Medaglia d'Oro al Valore Civile dal presidente Carlo Azeglio Ciampi, in cui ha salvato la vita del giovane inglese Tom Moores, abbandonato dai compagni di scalata durante una spedizione sull'Everest Lhotse.

La scena si presenta come un'impresa impossibile: una salita di duecento metri con una placca di roccia insormontabile a bloccare il cammino. Tuttavia, Moro non esita ad affrontare la sfida da solo, pur di raggiungere il corpo immobile del giovane e riportarlo in salvo al campo, dimostrando la sua grande forza e coraggio. Ma questa vocazione nasce da lontano e viene approfondita in un panel dal valore altrettanto prezioso. Vic, celebre voce di Buonasera Deejay, conduce la discussione sul primo capitolo della storia di ogni grande campione: la vocazione. Ad assistere alla conversazione, ci sono due protagonisti della scena ciclistica internazionale: Vincenzo Nibali, il "Squalo dello Stretto", che ha scritto la sua storia di successo vincendo i tre Grandi Giri, e Filippo Ganna, il ciclista che ha stabilito il record dell'ora, pedalando per sessanta minuti per una distanza di 56,792 km, dimostrando il proprio amore per questo sport.
Abbiamo assistito a un evento di grande intensità e valore, che ci ha permesso di apprezzare ancora di più la determinazione e la grinta dei veri campioni.

Nella giovane età, il regalo della prima bici dai nonni può superare i limiti del tempo e dell'uomo, segnando un record che sfida le leggi della fisica.
Un altro grande personaggio che ha calcato il palcoscenico è stato Linus, la voce iconica di Radio Deejay e simbolo della radio italiana. Il suo debutto nel 1976 è stato tutto goliardia, ma la sua Vocazione cristallina lo ha spinto a trasformare il gioco in un lavoro duraturo e di grande formato. Linus incarna il potere della voce che può portare lontano, ma anche esprimere prossimità come dimostra il suo impegno nel mondo della corsa. Grazie alla creazione della DeeJay Ten, una gara su strada che attraversa l'Italia, Linus ha reso la corsa accessibile a persone di ogni età e ha contribuito a far crescere questa straordinaria disciplina in modo capillare. Erika Fre, vincitrice dell'edizione 2020 dei Beat Yesterday Awards, è anch'essa simbolo di vocazione che si manifesta attraverso lo sport. Sul palco, ha condiviso la sua esperienza di una persona comune che ha sempre trovato nella bici e nello sport una stella polare. La bici rappresenta per lei un luogo felice, uno strumento di affermazione e una penna che le ha permesso di riscrivere la sua storia. La sua storia mostra come lo sport possa trasformare la vita delle persone in meglio.

Il progetto "Fase di volo" rappresenta vocazione, rinascita e un grande impegno. È uno spazio dedicato alla condivisione e al sostegno per le donne che desiderano prendere in mano la propria vita, utilizzando lo sport come strumento di gioia, bellezza e incontro. Un esempio di come la passione per uno sport possa trasmettersi di generazione in generazione è dato da Kristian Ghedina, uno dei più grandi rappresentanti della scuola italiana di sci degli anni '90. Ghedina, nato a Cortina d'Ampezzo, ha ereditato l'amore per lo sci dalla madre, che fu la prima maestra di sci di Cortina. Grazie a questa passione, Kristian ha vinto tre medaglie iridate e 13 gare in Coppa del Mondo.

Durante un talk dedicato alla genialità, condotto da Davide Camicioli, si è analizzata la varie sfaccettature di questa tematica, prendendo in considerazione l'arte come mezzo di espressione. Tra i protagonisti di questa discussione vi era Ghemon, un rapper e cantautore italiano che simboleggia come la genialità possa permeare diversi ambiti, grazie alla sua natura eclettica e poliforme. Ghemon, infatti, oltre alla musica, si dedica anche alla pittura e alla scultura.

Simone Nieddu, Marketing Manager di Dainese, leader nella protezione e tecnologia wearable per il motociclismo e gli sport dinamici, ha messo in gioco la sua passione per la corsa e la comicità stand up per portare un contributo innovativo all'azienda. Dainese è stata fondata nel 1972 da Lino Dainese, un motociclista appassionato della provincia di Vicenza che desiderava creare qualcosa di straordinario per migliorare la vita delle persone e avvicinarle ai loro sogni.

La genialità è il motore dell'innovazione per Dainese, che crea prodotti all'avanguardia per gli uomini e le donne più veloci del mondo e per tutti gli appassionati di sport dinamici, sempre un passo avanti alle loro necessità.

L'importanza della genialità è stata sottolineata anche dall'olimpionico Stefano Baldini, che ha guadagnato la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Atene del 2004 con un record di 2 ore 10 minuti e 55 secondi nella maratona. La genialità lo ha sostenuto durante le difficoltà dei 42 chilometri, dimostrando come una mente forte e lucida sia essenziale per raggiungere l'eccellenza nello sport. Superare i propri limiti non significa ignorare le proprie capacità, ma piuttosto conoscere a fondo la propria forza. A questo concetto si aggiunge l'esperienza di Elia Viviani, professionista dal 2010 con un palmares da capogiro: titolo italiano in linea nel 2018, titolo europeo in linea nel 2019, medaglia d'oro nell'omnium ai Giochi olimpici di Rio 2016, bronzo nella stessa specialità ai Giochi di Tokyo 2020, e una serie di medaglie ai campionati del mondo e ai campionati europei. Per raggiungere tali traguardi, è necessario avere un grande talento applicato alla pista e una strategia impeccabile. A completare l'imponente scena, ci sono il punto di vista e la storia di Alessandro Ballan, campione del mondo in linea nel 2008 e professionista dal 2004 al 2016. Egli sottolinea l'importanza di una strategia in grado di osservare l'avversario con attenzione e di adattarsi alle situazioni imprevedibili che possono emergere in qualsiasi momento della gara. È questa flessibilità mentale che fa la differenza nella competizione di un ciclista di successo.

Spesso, raggiungere la vittoria richiede più genialità che semplice tecnica. È questo il messaggio che emerge dalle Storie di Condivisione, l'evento conclusivo che ha visto Marco Maccarini, volto storico di MTV Italia, guidare un confronto a più voci. Tra i suoi ospiti spiccano Luca Biganzoli, General Manager di Urania Basket, squadra che, grazie a una scia di tre promozioni in dieci anni, è riuscita a salire fino alla categoria di A2, e Leonardo Ghiraldini, ex rugbista italiano che in vent'anni di carriera ha vestito ben 107 volte la maglia azzurra. La condivisione è stata il valore chiave che ha permesso ad Urania Basket di scalare i ranghi del campionato professionistico, grazie al supporto del territorio, degli amici, delle famiglie e dei tifosi. Ecco perché la condivisione rappresenta un elemento fondamentale in tutti gli sport di squadra, soprattutto nel rugby, dove il rispetto per l'avversario costituisce un pilastro imprescindibile del gioco.

L'intervento di Ghiraldini, poi, ha permesso di capire come la condivisione possa declinarsi anche sul campo, attraverso la reciprocità tra i componenti della squadra, la lealtà nella competizione e il rispetto reciproco, valori che fanno del rugby uno sport unico e particolarmente significativo. Alla fine della giornata, dunque, emerge un messaggio forte e chiaro: per raggiungere i grandi traguardi non basta la sola tecnica, ma occorre anche la giusta dose di genialità e, soprattutto, la capacità di condividere il cammino con gli altri.

Un valore fondamentale per le farfalle, guidate dalla capitana Elisa Santoni, è la condivisione. Questo mantra rappresenta la vita in simbiosi del gruppo, che si allena insieme e respira come uno, creando sulla pista di gara un movimento unico e sinuoso, espresso in modo magistrale. Un sogno condiviso da Fabrizia D'Ottavio, farfalla medaglia d'argento alle Olimpiadi di Atene nel 2004, insieme alle compagne di squadra Elisa Blanchi, Marinella Falca, Daniela Masseroni e Laura Vernizzi. Al palco emerge anche la figura di Riccardo Groppo, CEO di SAT - Sleep Advice Technologies - una start-up innovativa che si avvale del contributo sinergico di medici esperti del sonno e ingegneri nelle microelettronica e nell'automotive. SAT ha creato PREDICTS, una famiglia di algoritmi brevettati che consentono di prevedere il momento in cui il soggetto si addormenta, generando un allarme relativo alla transizione dallo stato di veglia a quello di sonnolenza, grazie ai parametri vitali misurati tramite sensori. Un contributo fondamentale alla risoluzione di una problematica comune che riguarda tutti.

Incorporando una tecnologia all'avanguardia, SAT ha lanciato un'applicazione pilota a partire da gennaio su una flotta di veicoli pesanti, equipaggiando i loro guidatori professionisti con uno smartwatch Garmin per il monitoraggio dei loro parametri vitali. Questo innovativo progetto ha portato alla vittoria di SAT ai prestigiosi Garmin Health Awards 2023, grazie ad uno studio fondamentale del settore. In occasione delle tre ore di Garmin, si è svolta una pedalata benefica per sostenere l'associazione Obiettivo3, animata da Fabio D'Annunzio e Tania Branzanic. Questa staffetta virtuale ha permesso ai partecipanti di accrescere la loro solidarietà, macinando chilometri in favore dell'associazione. Sono stati percorsi oltre trecento chilometri da prestigiosi atleti come Norma Gimondi, Fabrizia D'Ottavio, Cristian Cucco, Stefano Baldini, Davide Cassani e molti altri.
Il culmine di questo evento unico è stato sigillato con un quintetto d'eccezione: Filippo Ganna, Vincenzo Nibali, Alessandro Ballan, Elia Viviani e Marco Aurelio Fontana.

Alla fine di questa imponente pedalata, ogni partecipante e ospite ha firmato uno Smart Trainer Tacx NEO 2T, diventato un vero e proprio oggetto da collezione che sarà messo in palio in un contest su Strava, promosso da Garmin nei prossimi giorni. "Per Garmin, è stato un grande onore raccogliere queste personalità di spicco attorno ad una causa così importante. Sostenere Obiettivo3 con la nostra tecnologia e insieme a tutta la famiglia Garmin è stata un'emozione unica e irripetibile, che solo lo sport e la passione possono generare. Un'energia che si è avvertita forte e limpida dalla partenza alla staffetta e fino al pubblico, che per la prima volta ha avuto l'opportunità di assistere all'evento. Per noi, questo rappresenta il culmine di un anno importante", ha commentato Stefano Viganò, Amministratore Delegato di Garmin Italia.