Udinese Calcio e Bluenergy Group hanno annunciato l'avvio dei lavori per la costruzione di un impianto fotovoltaico innovativo sulla copertura dello stadio del club friulano. Questo impianto sarà costituito da oltre 2.400 pannelli solari di ultima generazione, i quali produrranno in media circa 3.000 kWh al giorno, contribuendo così a rendere lo stadio parzialmente autosufficiente dal punto di vista energetico. Questa iniziativa aggiungerà ulteriori elementi di innovazione a uno stadio che già rappresenta un punto di riferimento in Europa per il design, la multifunzionalità, la sicurezza e la sostenibilità. Il progetto del nuovo impianto fotovoltaico, curato da Bluenergy Group con il supporto del Politecnico di Milano, si concentra sull'utilizzo delle tecnologie più adatte alle esigenze del progetto e sull'analisi delle potenzialità connesse ad altre tecnologie per la transizione energetica, come i sistemi di accumulo e le comunità energetiche.

Il cantiere prevede l'installazione di 2.409 pannelli solari su una superficie totale di 4.615 mq, distribuiti su due sezioni parallele sulla copertura dello stadio, integrandosi armoniosamente con l'architettura progettata dallo Studio Casamonti. È inoltre in fase di valutazione l'integrazione di un parco batterie di accumulo per aumentare il potenziale dell'impianto.

Con questa iniziativa, Bluenergy e Udinese compiono un ulteriore passo verso una gestione più sostenibile dello stadio, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2. Grazie anche alla partnership già esistente tra Bluenergy e il club, che fornisce energia proveniente da fonti rinnovabili dal 2018, si è già registrato un notevole risparmio di CO2. L'impianto solare del Bluenergy Stadium, previsto per entrare in funzione entro ottobre, rappresenterà un ulteriore impegno per la sostenibilità che ha guidato ogni decisione riguardante il nuovo stadio, dimostrando l'attenzione del club.

“Innovazione e sensibilità ambientale sono presenti con continuità nelle scelte di Udinese Calcio – sottolinea il Direttore Generale di Udinese Calcio Franco Collavino –. Anche per questo siamo estremamente felici di rendere, con il contributo fondamentale di Bluenergy, il nostro stadio ancora più green. Siamo riconosciuti come il club più sostenibile d’Italia e il quarto al mondo e questo ci motiva a promuovere, insieme a un protagonista della transizione energetica nel nostro Paese come Bluenergy, progetti che diano ulteriore slancio a questo impegno. Il calcio muove leve mediatiche senza paragoni ed abbiamo, oltre al dovere di agire noi stessi in modo virtuoso, quello di veicolare messaggi che coinvolgano i tifosi in un'azione comune contro il cambiamento climatico.”

“Il progetto a cui abbiamo lavorato con passione e dedizione è finalmente realtà. Insieme a Udinese Calcio possiamo dirci davvero fieri di essere promotori e realizzatori di un sistema di produzione energetica virtuoso capace di coniugare sostenibilità, efficienza energetica e ritorno sul territorio - ha commentato Alberta Gervasio, Amministratore Delegato di Bluenergy Group -. Insieme alle numerose attività che giornalmente svolgiamo, far parte di questo progetto ci rende sempre di più parte attiva dello sviluppo economico sostenibile locale. La sostenibilità rappresenta oggi un aspetto imprescindibile nella vita di aziende e individui ed è un investimento concreto sia in termini di qualità della vita sia in termini di ritorno economico sul territorio.”

“Siamo contenti di aver supportato Bluenergy Group ed Udinese Calcio in questo importante progetto, che speriamo possa fungere da apripista nel mondo del calcio e dello sport in generale per abilitare ulteriori iniziative a supporto della transizione energetica del nostro Paese - ha dichiarato Simone Franzò, Senior Assistant Professor del Politecnico di Milano -. Nell’ambito della collaborazione, abbiamo avuto l’occasione di ragionare sulle molteplici opportunità legate alla transizione energetica che una società sportiva possa sfruttare e soprattutto sulle ricadute positive connesse, in primis di natura ambientale e sociale.”