Filippo Tortu ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera, partendo dal discusso cambio di allenatore di Marcell Jacobs: “Uffa. Tutti a fare la stessa domanda: che c’è di strano. Non ha ucciso nessuno, un cambio di tecnico quest’anno lo hanno fatto in tanti. Anche Gimbo Tamberi ha cambiato allenatore lasciando il papà per arrivare alla corte di Giulio Ciotti, ha vinto lo stesso la medaglia d’oro ai Mondiali di Budapest”.

Il campione olimpico ritrova il sorriso pensando al suo futuro: “Niente gare al coperto, la stagione inizierà presto, ci sono Europei all’inizio di giugno (Roma) ed Olimpiadi all’inizio di agosto (Parigi). Le prime sensazioni sono buone. Fino a tutto gennaio resto a casa. Forse in uno dei due mesi successivi uno stage al caldo. Tutto ancora da stabilire. Puntiamo molto in alto con la 4×100 in entrambe le occasioni. Per la gara individuale preparo i 200 metri, il sogno è di arrivare alla finale ai Giochi di Parigi. Nel mezzo giro di pista per ora non ho raccolto molto: un bronzo agli Europei di Monaco, risultato che mi inorgoglisce ma non mi soddisfa certo, cercherò di rifarmi a Roma agli Europei".

Ci saranno novità dal punto di vista tecnico: "Ad esempio, quest’anno modificherò la partenza. Nell’ultimo anno si era provato un mettersi in moto “all’americana” con passi all’avvio più brevi, non è servita, si ritornerà all’antico, penso di non applicarla quest’anno, problemi tecnici ne ho avuti abbastanza”.