Il momento dell’esultanza, nello sport, si alterna inevitabilmente a quello della delusione. La staffetta 4x100 azzurra non sfugge – purtroppo – alla regola. Oro olimpico un anno fa a Tokyo, il quartetto composto da Lorenzo Patta, Filippo Tortu, Fausto Desalu e Chituru Ali (quest’ultimo, con l’ingrato compito di sostituire Marcell Jacobs) si arena nei fondali bassi delle batterie iridate, correndo in un modesto 38.74, decimo tempo assoluto del round che non basta per proseguire nel cammino.

L’assenza di Jacobs non può spiegare da sola la prestazione, ed anche nei cambi, seppure migliorabili, non si rilevano incertezze macroscopiche. La realtà, amara, ma abbastanza oggettiva, è che il testimone azzurro ha viaggiato (ed è passato di mano) più lentamente di quello degli altri. Le frazioni attribuite agli italiani dal sistema di cronometraggio sono di 10.67 (Patta), 9.26 (Tortu), 9.63 (Desalu), 9.18 (Ali). Di buono c’è che la squadra ha la possibilità di un immediato riscatto: appuntamento tra poco più di tre settimane, a Monaco di Baviera, per i Campionati Europei. Qui, come accaduto per le donne, gli Stati Uniti fanno la voce grossa in batteria, correndo in 37.87 (Coleman, Lyles, Hall, Bracy), davanti alla Francia, seconda con 38.09. Finale alle 4:50 del mattino di domenica.

"Vincere è difficilissimo. Ripetersi lo è ancora di più - ha commentato Filippo Tortu -. Non abbiamo fatto la gara che avremmo voluto e ne siamo delusi. Ma questa voglia di riscatto sarà il carburante per gli Europei di Monaco tra poche settimane. Abbiamo il dovere di riprovare a sognare...Forza Italia".