Lego Italia sabato è stata protagonista del gran finale dell’Adidas Playground Milano League, il più importante progetto di streetball mai realizzato sui playground milanesi da Scuola Basket Sound ASD: un contenitore di eventi che popola i campetti e i municipi della città, ogni estate dal 2018, il cui filo conduttore è la strada.

In particolare, in occasione dell’evento The Closing, Lego Italia è stata protagonista dell’opera di riqualificazione del playground di via Lessona, nel quartiere di Quarto Oggiaro a Milano. Il nuovo campetto è stato restaurato interamente a tema Lego dallo street artist Abel.Bael, che già lo scorso anno aveva collaborato con il Gruppo per il progetto artistico e creativo nato in occasione del lancio dell’iconica adidas Originals Lego Superstar.

L’opera è la rappresentazione della Legacy verso il territorio e la comunità, caratterizzata da un’esplosione di colore e creatività. E quale modo migliore per inaugurare il nuovo ritrovo sportivo se non una sfida di basket in carrozzina? Adulti e bambini, infatti, hanno potuto provare questa bellissima esperienza in compagnia del campione Giulio Maria Papi. A completare la giornata, tante attività a tema mattoncini, ospiti speciali e musica.

A margine, MilanoSportiva ha intervistato Camillo Mazzola, Direttore Marketing Lego Italia. "Lo sport ha gli stessi nostri valori e unisce più persone. Il basket in carrozzina in particolare riesce a dimostrare come persone con diverse abilità possano fare grandi cose. Abbiamo colto questa opportunità quest'anno per portare avanti i nostri obiettivi che poi sono comuni. I bambini giocando imparano meglio, perchè spiegare bene certe cose non è facile. I mattoncini stavolta non sono stati i protagonisti, ma siamo riusciti a far passare dei valori anche senza usare i nostri prodotti. Lego comunque è da dieci anni che ha fatto scelte importanti in questa direzione, con personaggi con varie disabilità e di varie razze. In generale, Lego Italia sta bene, esce da diversi anni di crescita. Paradossalmente, la crisi legata al lockdown ci hanno dato una mano, spigendo le persone a cercare forme di distrazione diverse che abbiamo colto. Per quanto riguarda il futuro posso dire poco ma questa direzione di inclusività sta aumentando, noi stessi non distinguiamo più linee per bambini o bambine".