Ultima giornata del vecchio anno. Anno che lascia in eredità al suo successore una classifica ben delineata, con tante conferme, Milano e Asiago su tutte, ma anche Legnaro, che si attesta saldamente al terzo posto e prende ulteriore vantaggio su Verona nello scontro diretto. Sono i ragazzi terribili di Buzzo che hanno lasciato a bocca aperta questo buon vecchio 2023 ormai prossimo alla pensione. Poco sotto Cittadella esce dalle forche caudine di due settimane impossibili e ritrova il sorriso, rosicchiando qualche punto al Verona. Le due acerrime avversarie venete ora sono vicine, vicinissime e inizieranno questo 2024 gomito a gomito sui blocchi di partenza, pronte entrambe per assestare la spallata per buttare fuori dalla pista l’avversario. In palio c’è il quarto posto. Edera è ormai abituata a giocare il ruolo di Outsider, ed è sempre un mistero, sempre pericolosa, sempre lì, seppure mai vistosamente nelle posizioni di testa; una mina vagante pronta ad esplodere delle mani che meno ti aspetti. Giù in fondo le due deluse. Torre Pellice guarda in alto e rimpiange i tempi in cui se la batteva nel mezzo della mischia (è passato solo un anno), come un vecchio marinaio che guarda il mare e ricorda giorni di gloria e avventure. Tergeste ci sta provando, con una squadra giovane che deve fare tanta tanta esperienza e qualche segnale positivo, il primo è il sorriso col quale scendono in campo ogni maledetto sabato.

Se Asiago è metal, Milano è Jazz. Puntuale, precisa, pulita, implacabile. Una squadra che fa quello che deve, forte del talento assoluto con cui è sapientemente costruita. Deve arrendersi in casa Edera, che pure è in grado, quando vuole, di mettere in difficoltà chiunque. Ma il Quanta finisce l’anno in crescendo di gioco e prestazione e dopo il rodaggio ha lasciato andare il motore a pieni giri. Il primo tempo si chiude già con un rotondo 0 – 5 con in gol di FerrariBellini (3) e Lettera. Nella ripresa gli ospiti calano il ritmo e si concedono qualche sbavatura di troppo. Ne approfitta Pirnar che accorcia le distanze (1 – 5). Lettera rimette le cose in chiaro sfruttando una superiorità che porta Milano sull’1 – 6, poi è Cocozza ad andare ancora in rete (2 – 6). A mettere la parola fine è il solito Andrea Bellini che segna la rete del definitivo 2 – 7. Milano esce dal campo ancora in testa alla classifica e si ha tutta l’impressione che bisognerà aspettare lo scontro diretto con Asiago per vedere smuoversi qualcosa nei piani alti. Mentre Edera saluta l’anno vecchio tra luci ed ombre. La mina vagante del campionato finora non è esplosa nelle mani di nessuno, chissà se l’anno nuovo la premiata ditta Cocozza, Degano &co ci saprà regalare qualche sorpresa.