Giornata che poteva regalare sorprese, ma così non è stato. Ma se non sono arrivati risultati a sorpresa, di sicuro qualche cosa è cambiato. Milano e Asiago non perdono punti, pur impegnati in partite indubbiamente insidiose, ma mentre Milano supera agevolmente l’avversario che lo aveva costretto all’overtime all’andata, Asiago fatica parecchio ad avere ragione di un Cittadella che a questo punto possiamo ritenere fuori dalla crisi dell’andata. Bravi i ragazzi di Marobin a scendere in campo senza timori riverenziali, altrettanto brave le vipere a saper far propria una partita che poteva facilmente sfuggire di mano. Scendono a Legnaro decisi a lavare l’onta dell’andata e a mandare un segnale al campionato invece i ragazzi di Tessari, che si gettano su ogni disco con la cattiveria di chi vuole mettere in chiaro da subito chi comanda. E mentre Edera aveva già messo in tasca i tre punti contro Torre Pellice nell’anticipo, il CUS Verona rivede la luce e i tre punti dopo qualche prestazione deludente contro Tergeste.

Cittadella HP – Asiago Vipers 3 – 6
Il risultato non deve ingannare, questa partita stata battaglia vera, ribattuta colpo su colpo da due formazioni che sanno lottare, stringere i denti e non mollare. Che non sarebbe stata facile lo sapeva bene coach Rigoni, ma forse non si aspettava un Cittadella così determinato. Sono i padroni di casa a passare subito in vantaggio con Calore (1 – 0). A metà del primo tempo arriva però il pareggio del giovane Baù (1 – 1), ormai protagonista fisso delle prestazioni dei Vipers. Poco meno di tre minuti dopo Cittadella passa di nuovo grazie al bellissimo gol di Lago che porta il risultato sul 2 – 1. I Vipers però non mollano e dopo aver creato tanto impattano nuovamente il risultato con Corà (2 – 2). A fine primo tempo la prima svolta della partita, con gli ospiti che riescono per la prima volta a passare in vantaggio grazie al gol di Berthod (2 – 3).
Nella ripresa Cittadella non molla e dopo aver conquistato un power play, riesce a sfruttare la superiorità grazie a Calore (3 – 3). Quando mancano otto minuti la seconda svolta della partita: Asiago passa ancora in vantaggio con Alessandro Rossetto (3 – 4): è il gol che taglia le gambe ai padroni di casa, che hanno già speso tanto. Nel finale Cittadella toglie il portiere e presta il fianco a due gol a porta vuota siglati da Lorenzo Campulla e Alessandro Rossetto, che fermano il punteggio sul 3 – 6. Una partita vibrante e ben giocata da entrambe le squadre, che forse lancia Cittadella più delle due vittorie delle scorse giornate. Asiago si dimostra cinico e fa sua una partita tirata e nella quale, diciamolo, aveva molto più da perdere rispetto ai padroni di casa.
Forte (Asiago): “È stata una delle poche partite giocate finora che ho seguito dalla panca e devo dire che sebbene il risultato fosse sempre “vicino” non ho mai avuto l’impressione di poterla perdere. I ragazzi erano tranquilli e determinati e questo dimostra che stiamo raggiungendo una maturità importante che ci potrà servire nei momenti difficili che sicuramente arriveranno da qui a fine aprile”.
Tschuma (Cittadella): “Non penso che il risultato rifletta quanto sia stato equilibrato il match, ma penso che dobbiamo essere orgogliosi di aver disputato una partita così competitiva contro una squadra tanto forte”.

CUS Verona – Tergeste Tigers 8 – 1
Doveva essere la partita della scossa per gli scaligeri e così è stato. Partita gestita nel migliore dei modi con la personalità cui questa squadra ci aveva abituato lo scorso anno. A farne le spese è Tergeste, che veniva da un paio di turni veramente difficili, soprattutto a livello di umore e probabilmente la cosa ha influito in maniera pesante sulla prestazione un po' remissiva. Alla fine del primo tempo i padroni di casa sono già sopra di cinque, grazie ai gol di Dal BenCrivellari (2) e Perini (2), con un 5 – 0 che lascia poche speranze agli ospiti.
Nella ripresa la musica non cambia, con il Verona che rallenta il ritmo, qualche penalità reciproca che spezza il gioco e Dal Ben che firma le due reti che fanno prendere ulteriormente il largo a Verona (7 – 0). A meno di due minuti dalla fine arriva il gol della bandiera per i triestini targato Tkalec (7 – 1). Sul finale è ancora Crivellari a sfruttare la superiorità numerica per andare a segno e portare il risultato sul definitivo 8 – 1. Per Verona un’iniezione di punti e morale che serviva come il pane e che, vista la sconfitta di Cittadella li spedisce al quarto posto a soli quattro punti dalla terza posizione.
Boneccher (Verona): “Dopo l'ultima sconfitta in trasferta, arriva per noi la meritata vittoria. Sin dal primo minuto siamo riusciti a dominare la partita imponendo il nostro gioco, chiudendo il primo tempo con un parziale di 5 – 0. Nel secondo tempo abbiamo mantenuto la nostra lucidità, aumentando il nostro vantaggio, malgrado una piccola svista a fine tempo che ci ha portato a subire un goal. Siamo contenti per questa vittoria, adesso prepariamoci per Torre Pellice cercando di perfezionare il nostro gioco e sinergie di squadra”.
Mike Angeli (Tergeste): “È necessario cambiare quanto prima mentalità con la quale affrontare un campionato di Serie A. Bisogna decidere in fretta cosa vogliamo fare da grandi e cambiare decisamente passo, altrimenti non vedremo mai la luce alla fine del tunnel”.

Fox Hockey – Milano House@Quanta 0 – 8
Milano scende in campo con il coltello in mezzo ai denti per questa trasferta. La missione non è solamente non perdere punti contro un avversario ostico e mantenere la testa della classifica, ma anche dimostrare che il punto perso all’andata è stato un incidente di percorso, ribadire che la squadra da battere in questo torneo è lei. Così Legnaro, formazione giovane che ci ha abituato a tante belle prestazioni quest’anno ci prova, ma si trova davanti un avversario che si avventa con cattiveria su ogni disco. Cinico e spietato come solo Milano sa essere quando vuole. I padroni di casa reggono mezzo tempo, poi Lettera ruba di cattiveria un disco e pesca davanti alla porta Ferrari, che sblocca il risultato (0 – 1). Il primo tempo vola tra penalità reciproche ed una bella e combattuta partita in cui i padroni di casa tentano di reggere l’urto del Quanta. Quando mancano due minuti all’intervallo arriva il raddoppio ad opera di Bellini, magistralmente servito da Strada (0 – 2).
Nella ripresa Legnaro crolla; nell’arco di quattro minuti vanno a segno BelliniLetteraGambin e Strada. Il risultato quando mancano sei minuti alla fine è un rotondo 0 – 6. A tre minuti dalla fine i padroni di casa, stanchi e nervosi prendono penalità, che Bellini è bravo a sfruttare con un tiro di precisione. La sua tripletta personale vale lo 0 – 7. C’è ancora spazio per il gol di Alessio Lettera che porta il risultato sullo 0 – 8 finale. Per Milano una grande prova di forza; Mattia Mai, autore di una prestazione eccellente tra i pali, torna negli spogliatoi con la porta inviolata. Legnaro non è riuscita a stupirci una volta ancora, ma è una formazione giovane, ce ne saranno di occasioni.
Carretta (Legnaro): “È stata una doccia fredda, una partita che già sapevamo sarebbe stata difficile ma che comunque non abbiamo affrontato come siamo capaci di fare. Dal lato "fortunato" però abbiamo avuto questo momento basso contro una squadra non diretta rivale, senza perdere punti contro le nostre dirette "avversarie". Ora testa alla prossima, dove dovremo assolutamente vincere”.
Gambin (Milano): “Siamo davvero soddisfatti della nostra prestazione oggi. Abbiamo giocato con determinazione, eseguito un pressing ben studiato e gestito noi stessi i tempi della partita. Rispetto all'andata, abbiamo mostrato una maggiore intelligenza tattica. Stiamo continuando a migliora partita dopo partita”.