Grande successo ed entusiasmo per la finale nazionale del Red Bull Paper Wings, il più grande campionato mondiale di lancio di aeroplani di carta. A rendere ancora più suggestivo l’atto conclusivo è stato il luogo scelto per l’evento: il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, il miglior modo per omaggiare uno dei più grandi geni della storia, da sempre affascinato dall’ambiziosa sfida di far volare l’uomo.

Red Bull Paper Wings, le tappe

In Italia si sono disputate 7 tappe di qualificazione: Padova, Torino, Pozzuoli, Modena, Bologna, Roma e Salerno. Per ogni città si è qualificato un pilota per ognuna delle 2 categorie, “Distance” e “AirTime”. Le regole erano molto semplici: ogni studente era dotato di un foglio di carta A4 e gli aerei potevano essere modificati solo con la piegatura. La sfida consisteva quindi nel trovare i migliori disegni e tecniche aerodinamiche.

Vincitori

Alessandro Zimello, vent’anni nato a Padova ma studente di Vicenza in ingegneria aerospaziale, ha vinto la categoria AirTime, la sfida dove bisogna tenere gli aerei in volo il maggior tempo possibile: ha fatto registrare l’ottimo tempo di 7.23 secondi. Federico Mutinelli, ventitré anni originario di Verona e studente di ingegneria meccanica a Padova, ha invece vinto la categoria “Distance”, dove l’obiettivo è lanciare l’aereo il più lontano possibile: uno spettacolare lancio di ben 31,63 metri.

Dario Costa

A premiare i due vincitori c’era un Ambassador d’eccezione: Dario Costa. L’atleta aerobatico della famiglia Red Bull ha da poco compiuto l’incredibile impresa di decollare (e planare) in un tunnel che gli è valsa ben 5 Guinness World Record. Proprio Dario ha sempre raccontato come il suo sogno di diventare un pilota sia nato da piccolo giocando proprio con degli aeroplanini di carta. "Il volo è sempre in evoluzione in un ambiente che non è il nostro ma quello degli uccelli. Bisogna avere rispetto e continuare a spingere. Venire qui per me è stato un modo per dire grazie a Leonardo da Vinci e a tutti quelli che hanno permesso di arrivare fin qui. Io ogni giorno che volo imparo qualcosa di nuovo e mi emoziono. Da piccolo facevo un sacco di aeroplanini di carta, prima di iniziare il mio percorso che mi ha portato a quell'impresa nel tunnel, che avevo sognato fin da quando mi leggevano le storie di Aladino e delle Mille e una Notte. Ho ancora tanti obiettivi che spero di realizzare per tenere viva quella che è la voglia di spingere e andare oltre la scienza del volo".