Con due gare di anticipo rispetto al termine del Campionato Italiano Rally, Rachele Somaschini si aggiudica matematicamente il titolo della serie. La livrea marcatamente rosa della Citroen C3 R5 di Rachele Somaschini al Rally 1000 Miglia non poteva avere colore più azzeccato per celebrare la vittoria della Coppa Femminile del Campionato Italiano Rally. Un successo conquistato matematicamente dalla pilota milanese con due gare di anticipo.

Rachele Somaschini e la gestione del vantaggio

La leadership della classifica femminile, detenuta sin dalla prima gara di stagione, ha consentito a Rachele di gestire il suo vantaggio con buon senso. Pur affrontando una gara difficile - e una prima assoluta per lei - senza esagerare, non si è risparmiata nello spettacolo regalato agli appassionati sulle tortuose strade di montagna delle sette prove speciali previste dal programma del rally bresciano.

Rachele: “E’ stato difficile ma ho tenuto la testa salda”

“E' stato difficile guidare su queste strade per la prima volta. Ma anche tanto divertente. Infatti, nel secondo giro, dopo aver giocato un paio di "jolly", ho cercato di tenere la testa salda e pensare a portare la macchina all'arrivo, per raggiungere il traguardo che mi ero prefissata”. Le prime parole di Rachele Somaschini.  “Mi sono resa conto – prosegue - che avere tanto margine di vantaggio mi ha condizionata troppo. E, nella ripetizione delle prove, anziché spingere dove avrei potuto, tendevo a guidare in modo accorto, pur con qualche concessione allo show. Il tutto per timore di compromettere il risultato ultimo, magari con un'uscita di strada. Questa cautela, che voglio imparare a ridimensionare per il futuro, ha influito sui riscontri cronometrici di gara. Ma ci ha assicurato la vittoria in ottica di Campionato.

Somaschini: “Il mio titolo dedicato a chi ha creduto in me”

“Aver acquisito questo titolo, per la seconda volta – conclude la Somaschini - è una grande soddisfazione, che desidero condividere con chi ha creduto in me. E, con chi mi sostiene da sempre o anche solo da poco tempo, dandomi l'opportunità di crescere. Si aggiunge un altro tassello al disegno della mia vita e alle ambizioni del mio progetto #CorrerePerUnRespiro, destinato alla lotta contro la fibrosi cistica, che è la mia più forte motivazione nelle competizioni e non solo. Un doveroso grazie anche a Giulia Zanchetta, mia navigatrice nell’inizio della stagione, costretta a fermarsi poi per un infortunio, e a Nicola Arena. Che mi sta a fianco con pazienza, facendo finta di rimproverarmi quando affronto un tornante di leva mentre si diverte un mondo. Ma soprattutto grazie a tutti gli appassionati che, con un sostegno costante, danno significato ai miei sforzi”.