Oggi ore 20.45 (diretta Rai Sport + HD | Sky Sport Arena | volleyballworld.tv), Arena di Monza: ecco data e luogo di Gara 4 della Finale Scudetto, sfida che la Vero Volley Monza di Marco Gaspari è consapevole di dover vincere, contro la Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano, per non spegnere, alla prima partecipazione all’ultimo atto della vivo Serie A1 femminile, il suo sogno tricolore.

Vero Volley Monza, il punto

Danesi e compagne vogliono archiviare prontamente lo stop subito in tre set in Gara 3 sabato sera e provare a ripartire dalle performance messa in campo in Gara 1 in Veneto, vinta 3-2, e nell’avvio di Gara 2 di martedì, con la fuga sul 2-0 resa possibile grazie a due set giocati in maniera favolosa. Un servizio preciso ed efficace, utile ad agevolare un attacco chirurgico, un muro solido e tanta difesa: Monza sogna un’altra notte di gloria, consapevole che per farlo dovrà mettere in campo questi fondamentali. Vincere con qualunque tipo di risultato e allungare la Serie a Gara 5, così da non permettere alla squadra di Santarelli di vincere il tricolore in Brianza, è l’altro obiettivo primario monzese di fronte ad una Arena nuovamente sold-out (terzo stagionale).

Numeri

Rispetto a Gara 3 la Vero Volley cercherà di non calare di intensità alla lunga e mantenere il focus alto per tutta la durata del match. Del resto anche i numeri di sabato sera lo dimostrano: Monza è partita in modo super, chiudendo il primo gioco con 56% di percentuale offensiva, ma scendendo al 21% nel secondo e al 26% nel terzo. Le lombarde, inoltre, non sono riuscite a tenere il passo delle pantere né in difesa né a muro (9 a 1 per Conegliano), nonostante i tentativi di Gaspari di cambiare le sue interpreti. Conegliano ha migliorato nettamente il suo rendimento in attacco e a muro rispetto alle prime due gare, consolidando la ricezione (Plummer solidissima rispetto a Gara 1), ma la Vero Volley ha anche fatto fatica ad esprimere il suo servizio migliore (aspetto chiave in Gara 1 e nei primi due set di Gara 2 con Rettke, Orro, Davyskiba, Danesi e Candi ad agevolare i break a muro).